L'ultimo viaggio di Bob: a New York gli scatti dal treno che portò la salma di Kennedy
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L'ultimo viaggio di Bob: a New York gli scatti dal treno che portò la salma di Kennedy

Il fotografo Paul Fusco si trovava sul treno che trasportò la salma del senatore fino al cimitero di Arlington

Paul Fusco, il viaggio della salma di Robert Kennedy
Paul Fusco, il viaggio della salma di Robert Kennedy
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5 Giugno 2018 - 15.45


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Paul Fusco, fotografo italoamericano, si trovava sul treno che trasportò il senatore Robert F. Kennedy per il suo ultimo viaggio, da Los Angeles, dove fu assassinato cinquant’anni fa, fino al cimitero militare nazionale di Arlington. Le sue foto, scattate per Look Magazine, sono oggi in mostra alla Danzinger Gallery di New York. L’esposizione, intitolata “Rfk Funeral Train – 1968” sarà aperta al pubblico fino al 22 giugno. 

RFK, allora 42enne, era morto il 6 giugno del 1968 a Los Angeles: 26 ore prima, la notte del 5, si trovava all’Ambassador Hotel per festeggiare con i suoi sostenitori la vittoria alle primarie democratiche presidenziali in California. Poco dopo mezzanotte, dopo aver parlato alla folla nel salone interno dell’hotel, Kennedy si stava dirigendo alla conferenza stampa ma fece una sosta nelle cucine per salutare i lavoratori. Qui fu colpito da  quattro colpi sparati dal revolver del giovane palestinese Sirhan B. Sirhan: un proiettile gli entrò in testa poco sopra l’orecchio destro. La foto del senatore democratico, figura fondamentale del progresso dei diritti civili degli afroamericani, con la testa tenuta sollevata da un giovane cameriere, il 17enne immigrato messicano Juan Romero, fece il giro del mondo.

Prima di perdere conoscenza chiese come stavano gli altri feriti. Il senatore democratico, fratello del presidente ucciso, John Fitzgerald Kennedy, resistette ancora in vita quasi 26 ore all’Ospedale del Buon samaritano a Los Angeles, prima di spirare. A dare la notizia fu il suo consigliere per la stampa, Frank Mankiewicz, con addosso ancora lo stesso completo e la stessa spilletta elettorale che aveva al momento dell’agguato. “Il senatore Robert Francis Kennedy è morto alle 1.44 di mattina del 6 giugno 1968”.

Dopo l’arresto, Sirhan B. Sirhan dirà di aver sparato per vendicarsi dell’appoggio di Kennedy ad Israele. Secondo alcune teorie, a sparare fu qualcun’altro. Sirhan B. Sirhan fu condannato alla pena di morte, sentenza poi commutata in ergastolo.

 

Dopo i funerali nella cattedrale di St. Patrick a New York, la bara del senatore fu portata in treno fino a Washington dove venne seppellita. Tra coloro che accompagnarono Bobby Kennedy nel suo ultimo viaggio, c’era anche il fotografo italoamericano. Quel memorabile tragitto, durato otto ore, è oggi una mostra fotografica che documenta l’affettuoso saluto che gli americani, assiepati lungo i binari di ogni stazione, vollero riservare a RFK. Un popolo in lutto, fatto di bianchi ma anche di tantissimi neri: Kennedy era stato uno dei più appassionati sostenitori del Movimento per i Diritti Civili degli afroamericani, il cui leader Martin Luther King era stato assassinato solo due mesi prima. 

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