Stupro di gruppo a Milano: ecco i nomi dei tre che hanno violentato la ragazza
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Stupro di gruppo a Milano: ecco i nomi dei tre che hanno violentato la ragazza

Come per il caso di Sorrento, anche qui c'è una donna drogata e poi stuprata da un branco. Il massimo della vigliaccheria: essere più forti, in tre, e perfino narcotizzare la vittima

La campagna per denunciare lo stupro: non resteremo in silenzio
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21 Maggio 2018 - 16.24


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Ci sono tre imputati per stupro di gruppo a Milano. Lo abbiamo fatto con la turista a Sorrento, lo riproponiamo ora come scelta editoriale. I tre uomini accusati di aver abusato di una ragazza dopo averle somministrato droga in un cocktail si chiamano Marco Coazzotti di 29 anni, Guido Guarnieri di 22 anni, e Mario Caputo di 48 anni. Noi facciamo i nomi di chi si è macchiato di un delitto così vigliacco. Stuprare in tre una donna drogata “Quella notte ero molto confusa, ho provato una sensazione diversa rispetto a quella che si ha quando si beve troppo. Per raccontarlo bisogna prima provarlo”. E’ un passaggio della deposizione di una 22enne che sarebbe stata prima stordita con le benzodiazepine, la cosiddetta ‘droga dello stupro’, contenuta in un drink bevuto in un locale di Milano, e poi violentata in un appartamento in Brianza, dai tre imputati per violenza sessuale aggravata. La giovane è stata sentita al processo, che oggi si è tenuto a porte chiuse, e ha raccontato di “quell’incubo” vissuto poco più di un anno fa. Al termine della testimonianza la ragazza è scoppiata in lacrime.
Come è emerso dall’indagine del pm Gianluca Prisco e del procuratore aggiunto Letizia Mannella, la sera del 13 aprile 2017 la 22enne avrebbe accettato l’invito di Coazzotti, con cui era uscita un paio di volte. Con lui e i suoi ora coimputati, avrebbe raggiunto un locale in via Crema, nel capoluogo lombardo. Dopo la serata, nel corso della quale avrebbe bevuto alcuni cocktail, è andata con loro nell’appartamento di Caputo a Bellusco, in provincia di Monza e Brianza. Lì sarebbe avvenuta la violenza. Poche ore dopo il ritorno a casa, la 22enne ha iniziato ad avere dolori fisici e alcuni flash della notte. Alla clinica Mangiagalli hanno confermato la violenza e dalle analisi è emerso che la ragazza aveva un livello di benzodiazepine superiore di oltre quattro volte quello massimo. Le tracce di dna trovate grazie ai tamponi hanno incastrato il 22enne e il 29enne, il coinvolgimento del terzo uomo è emerso durante le intercettazioni.

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