Sulle orme di Gramsh: ossia l'albanese Gramsci
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Sulle orme di Gramsh: ossia l'albanese Gramsci

È universalmente noto che Gramsci nacque ad Ales in Sardegna, il 22 gennaio nel 1891. Ma le sue origini sono albanesi

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Luigi Berlinguer Modifica articolo

21 Maggio 2018 - 09.05


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“… Io stesso non ho alcuna razza; mio padre è di origine albanese, la famiglia scappò dall’Epiro durante la guerra del 1821, ma si italianizzò rapidamente. Tuttavia la mia cultura è italiana, fondamentalmente questo è il mio mondo;… L’essere io oriundo albanese non fu messo in giuoco, perché anche Crispi era albanese, educato in un collegio albanese”.

È quanto scriveva l’albanese Antonio Gramsci nelle sue lettere dal carcere. È universalmente noto che Gramsci nacque ad Ales in Sardegna, il 22 gennaio nel 1891. Suo padre Francesco si era trasferito in Sardegna dal 1881, per impiegarsi nell’Ufficio del Registro di Ghilarza, e qui aveva sposato Giuseppina Marcias. Successivamente quell’ufficio si trasferì ad Ales, e con esso la famiglia Gramsci.  Ed è appunto ad Ales, come abbiamo detto, che nacque Antonio. Non può ignorarsi che già nel ‘700 documenti di archivio attestano (nonostante una incertezza nella memoria di Gramsci) che un lontano progenitore, Gennaro Gramsci, vivesse a Plataci, in Calabria, nel distretto di Castrovillari, e che la famiglia continuasse a risiedere in quell’area, fino al trasferimento in Sardegna.

Ma è altresì indubbio che l’origine di Antonio Gramsci fosse albanese, di una cittadina chiamata Gramsh. La città, una volta capitale di un principato autonomo, è stata identificata dagli storici come il luogo d’origine della famiglia di Antonio Gramsci, che da lì sarebbe emigrata verso la Calabria nel ‘500, in seguito all’invasione turca e per sottrarsi ad essa, altre fonti indicano che il padre di Gennaro Gramsci, quindi il trisnonno di Antonio Gramsci fosse giunto da Gramsh dopo i moti del 1821 e italianizzò il suo cognome in Gramsci, come affermò lo stesso Antonio.

Io ho voluto ripercorrere quelle orme, a ritroso. È stato un viaggio sulle tracce delle origini albanesi di Antonio Gramsci: un incontro cordiale e appassionato con il Presidente della Repubblica di Albania, Ilir Rexep Metaj, un appuntamento sul percorso di ingresso dell’Albania in Europa con anche l’Ambasciatore italiano, e poi l’arrivo nella città di Gramsh con la sindaca filosofa, il sindaco di Ghilarza e i rappresentanti di Ales, il comune che ha dato i natali ad Antonio Gramsci. Non un viaggio di nostalgia ma molti spunti per un lavoro sul futuro che coinvolgerà docenti, artisti, studenti per rafforzare la conoscenza di Gramsci e l’amicizia Italo Albanese.

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