Per Di Maio Lega e Forza Italia sono diversi: ma i dati dicono il contrario
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Per Di Maio Lega e Forza Italia sono diversi: ma i dati dicono il contrario

Una verifica sull'intervenendo a Otto e Mezzo il leader del M5s, Luigi Di Maio, ha sottolineato la diversa linea dei due partiti del centrodestra nell'ultima legislatura.

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18 Aprile 2018 - 07.54


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Il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha dichiarato: “Alla Camera e al Senato per il 70% in questi 5 anni Forza Italia e Lega hanno votato in maniera difforme, non c’è mai stata un’unità d’intenti”. Si tratta di un’affermazione errata.

Su Openpolis è possibile mettere a confronto i voti di singoli deputati e senatori. Usando la stessa metodologia che avevamo utilizzato poche settimane fa per un confronto tra Lega e M5s, abbiamo verificato quindi le percentuali di voti uguali tra i capigruppo (e non solo) di Lega e Forza Italia nei due rami del Parlamento.

Camera I capigruppo alla Camera nella scorsa legislatura sono stati Renato Brunetta, per Forza Italia e, dal luglio 2014, Massimiliano Fedriga per la Lega. Brunetta e Fedriga hanno anche una percentuale di “voti ribelli” – cioè di voti difformi da quelli del proprio gruppo parlamentare – molto bassa, rispettivamente lo 0,6% e lo 0,2%. Hanno poi un tasso di assenza rispettivamente del 4,9% e del 12,3%. Hanno espresso lo stesso voto 940 volte su 1.654 votazioni in cui sono stati entrambi presenti, cioè nel 56,8% dei casi. Se guardiamo a una coppia di deputati che abbiano un maggior numero di votazioni in cui sono stati entrambi presenti – ad esempio il vicepresidente del gruppo della Lega, Nicola Molteni – la percentuale di voti uguali sale al 59,9% (6.077 su 10.139) e l’attuale capogruppo di Forza Italia, Mariastella Gelmini – la percentuale di voti uguali sale al 59,9% (6.077 su 10.139). 

Senato I capigruppo al Senato nella scorsa legislatura sono stati Paolo Romani, per Forza Italia e, da luglio 2014, Gian Marco Centinaio per la Lega. Romani e Centinaio hanno una percentuale di voti ribelli rispettivamente del 2% e 3,7%, e di assenze del 49,6% e 23,7%. Hanno votato in modo uguale nel 54,6% di casi (2.879 su 5.276 votazioni in cui erano entrambi presenti). Anche in questo caso se prendiamo una coppia con un maggior numero di votazioni in comune – ad esempio Sergio Divina, per la Lega, e Anna Maria Bernini per Forza Italia – la percentuale di voti uguali non cambia significativamente, scendendo leggermente al 53,2% (4.989 volte su 9.382).

Dunque: Di Maio sbaglia a sostenere che nella scorsa legislatura Forza Italia e Lega abbiano votato in maniera difforme nel 70% dei casi. Prendendo in considerazione i voti dei rispettivi capigruppo, e di altre coppie di deputati “di controllo”, risulta infatti una percentuale di voti uguali superiore al 50% in entrambi i rami del Parlamento. 

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