Calenda boccia Lega-M5s: "sotto la soglia dell'analfabetismo funzionale"
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Calenda boccia Lega-M5s: "sotto la soglia dell'analfabetismo funzionale"

L'esponente Pd sul contratto: "Mobilitazione contro chi minaccia l'Italia, Salvini e Di Maio vogliono stravolgere le istituzioni, dobbiamo reagire"

Carlo Calenda
Carlo Calenda
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17 Maggio 2018 - 09.11


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Carlo Calenda, esponente Pd, ministro dello sviluppo economico uscente, invita i dem e le forze sociali del paese alla mobilitazione preoccupato dalla nascita di un governo Lega-M5s. Impietoso il giudizio sul contratto Salvini-Di Maio.
“Siamo sotto la soglia dell’analfabetismo funzionale. Il MES Cina – ha scritto Calenda su Twitter – non è un trattato! Lo status di economia di mercato alla Cina è già stato respinto grazie al lavoro del governo Renzi. Qui non si tratta di conoscere l’Europa o il commercio internazionale, basta leggere i giornali”.
Una dura critica alle proposte di Lega e M5s, che Calenda ha ribadito anche in un’intervista al Foglio bollandole come delle “fesserie lunari”. E una dura critica anche al Pd, in attesa di conoscere il percorso che porterà all’elezione del nuovo segretario del partito.
“Il Pd – ha detto Calenda al Foglio – dovrebbe cancellare l’assemblea, evitare altri dibattiti ombelicali e organizzare subito una mobilitazione delle forze sociali del Paese per difendere la collocazione europea dell’Italia. Qui siamo oltre la differenza tra programmi politici. Lega e Cinque stelle sono usciti allo scoperto con un programma che nega alla radice la collocazione internazionale dell’Italia, un progetto che stravolge il funzionamento delle istituzioni democratiche”.
“Dobbiamo farci forza attiva – ha aggiunto Calenda – per mobilitare i partiti, anche gli altri, e poi le forze economiche, produttive e sindacali. L’argine a questa deriva pericolosissima deve arrivare dall’interno del paese, non da fuori. Dobbiamo reagire noi. Adesso”.
Calenda ha poi definito come “fesserie lunari” le proposte di Lega e M5S, che “stanno solo creando le premesse per far esplodere un casus belli che li porti a confliggere con l’Ue. Ho il fondato sospetto che non abbiano nemmeno intenzione di governare, ma soltanto di fare a cazzotti con l’Europa, creare un po’ di consenso e tornare a votare. Spostano il fuoco dell’attenzione da ‘cosa è necessario fare in Italia’ a ‘è l’Europa che non ci fa lavorare'”. Poi torneranno alle urne in una campagna elettorale in cui daranno la colpa del loro fallimento all’Europa. Nel frattempo però non si sarà fatto niente di utile”.
“Riescono – ha detto ancora l’esponente Pd – a dire, contemporaneamente, che bisogna tornare a prima della legge Fornero, che si deve fare il reddito di cittadinanza e la flat tax, e tutto questo con la cancellazione da parte della Bce di 250 miliardi di euro di debiti e la revisione dei trattati europei. Sono delle fesserie incredibili, fuori scala comparativa. E pensano serenamente di poterle dire, mentre vanno al governo del paese, nel silenzio più assoluto della politica e della società civile. Inoltre ci dicono che avremo un presidente del Consiglio meramente ‘esecutore’ e un`comitato di conciliazione che è un istituto in nessun modo previsto nel nostro ordinamento”.
“Di fronte a una situazione emergenziale – ha concluso Calenda – serve la mobilitazione, del Pd e non solo. C’è la tendenza a trattare questi signori come dei simpatici dilettanti. Come se non si preparassero a governare un grande paese del G7 con molte fragilità. L’alt non lo devono dare né l’Europa nè i mercati. Ci deve essere una reazione dall’interno del Paese. Dove sono i movimenti sociali, culturali ed economici d’Italia? Se non si muovono vuol dire che non abbiamo anticorpi”.

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