“Il presidente della Repubblica ha rispettato i doveri affidatigli dalla Costituzione. La richiesta di metterlo in stato di accusa è perciò un atto grave e pericoloso perché può dare spazio a spinte eversive in una fase molto delicata della vita del Paese”. In una nota l’Anpi esprime piena solidarietà al capo dello Stato dopo le accuse di ieri da parte di M5s e FdI. “Oggi c’è un vero e proprio allarme democratico. Faccio appello a tutte le forze politiche che hanno a cuore la tenuta civile dell’Italia e la saldezza delle Istituzioni – scrive Carla Nespolo, presidente nazionale dell’associazione – a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro opzioni ideali e dalle loro scelte elettorali, alla massima unità a difesa della Repubblica antifascista e della Costituzione”.
“C’è molto analfabetismo costituzionale”. Lo ha detto il segretario della Cgil, Susanna Camusso, a margine di un convegno a Milano, circa le ultime vicende per la formazione del Governo. “C’è una tendenza – ha aggiunto – a dimenticare l’articolo 1 della costituzione che dice che siamo una Repubblica parlamentare. Questo è il tema che non viene mai affrontato e che porta a cose inedite come quella che si possa determinare tutto in via extraparlamentare e poi protestare quando si deve tornare in Parlamento”.
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