La carneficina continua. Mentre i turchi continuano a bombardare i villaggi di confine nonostante la presenza di civili, la forze curdo-siriane hanno detto di aver ucciso 24 persone tra militari turchi e milizie filo-Ankara impegnate nell’offensiva contro Afrin.
Particolarmente violenta è stata la battaglia nel villaggio di Amra.
Inoltre undici combattenti delle milizia filo-turche sono stati uccisi mentre erano entrati a Tel Jijan, nel cantone di Shabba.
Ma molte sono anche le vittime sul fronte curdo, visto che dall’ospedale di Afrin è stato lanciato un appello per donare il sangue.
I curdi hanno denunciato la morte di 19 civili e il ferimento di 23 nei comandamenti curdi
Attacchi turchi in Iraq
Mentre attacca i curdi in Siria nell’enclave di Afrin, la Turchia li colpisce anche in Iraq. L’aviazione di Ankara ha fatto sapere di aver compiuto nelle scorse ore nuovi raid nella regione di Zap, nel nord dell’Iraq, contro postazioni del Pkk, i cui miliziani erano sospettati di preparare attacchi contro le basi turche al confine. La Turchia considera come “organizzazioni terroristiche” con legami organici il Pkk e i curdi siriani del Pyd, che controllano anche Afrin. Le forze armate non hanno fornito al momento un bilancio dei bombardamenti, che avvengono periodicamente dalla ripresa del conflitto tra Ankara e il Pkk nel luglio 2015.
La repressione di Erdogan
Altre 42 persone sono finite agli arresti nella notte in Turchia per aver diffuso “propaganda terroristica” sui social riguardo l’operazione lanciata sabato dall’esercito turco contro l’enclave curda di Afrin, nel nord della Siria. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu, precisando che gli arresti si sono concentrati nella provincia occidentale di Izmir, dove è finito in manette anche il leader locale del partito filo-curdo Hdp.
Oltre a Izmir, gli arresti sono stati eseguiti nelle vicine province di Denizli e Manisa. Quattordici sospetti, inoltre, sono finiti in manette nelle province orientali di Van, Igdir e Mus e altri cinque a Mersin. Ieri 24 persone sono state arrestate in Turchia con le stesse accuse.