Il portavoce dell'Ypg: "Erdogan vuole espandersi, diventerà una minaccia anche per l'Europa"
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Il portavoce dell'Ypg: "Erdogan vuole espandersi, diventerà una minaccia anche per l'Europa"

Nuri Mahmoud: "L'Europa è sotto il ricatto di Erdogan e non sta intervenendo. Ma un giorno pagherà cara la sua fiducia al dittatore"

Nuri Mahmoud
Nuri Mahmoud
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21 Marzo 2018 - 17.09


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Nuri Mahmoud, portavoce dell’Ypg, sostiene che dietro l’attacco di Erdogan ad Afrin ci sia una chiara politica di espansione da parte dello stato turco, evidente sia negli atti che nelle parole del Sultano. Ha inoltre specificato che l’evacuazione di Afrin non è stata il risultato di patti del popolo curdo con la Turchia, che avrebbe permesso, secondo i detrattori dell’Ypg, ai cittadini curdi di fuggire, ma è stata un’operazione militare di successo coordinata dall’Ypg, che ha permesso ai cittadini di Afrin, per loro decisione, di abbandonare la città per fuggire verso aree più sicure: “ma la battaglia per Afrin non è finita” sostene Mahmoud, “la città non sarà mai sicura per l’invasore. Continueremo a combattere finché Afrin non sarà libera”.

“L’armata turca e le forze terroriste di Ankara” ha spiegato Mahmoud, “sono entrate ad Afrin grazie all’appoggio della Russia di Putin. Afrin è stata una controfferta in cambio della Ghouta orientale. È evidente che Erdogan ha in mente qualcosa di grosso: nei suoi discorsi parla dell’Impero Ottomano, di come il territorio turco un tempo fosse di 18 milioni di kilometri quadrati e ora sia ridotto a una striscia di 970 kilometri al confine con la Siria. Per lui questo è inaccettabile: è chiaro che sta portando avanti una politica i espansione”.

“Il mondo cristiano occidentale è sotto il ricatto di Erdogan, che minaccia di non controllare il flusso migratorio e di permettere ai terroristi di arrivare in Europa. Per questo la comunità internazionale non interviene. Erdogan è una minaccia per tutti i popoli del Medio Oriente e presto lo sarà anche per l’Occidente, ma gli stati occidentali non stanno facendo nulla per fermarlo. Anzi, stanno pianificando come poter trarre profitto da un’eventuale alleanza con Erdogan”. 

 

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