Un terremoto politico sulla Mostra inaugurata a Spoleto da Vittorio Sgarbi. Tutto per una gigantesca opera di bronzo che si trova all’ingresso che raffigura una donna chinata su un uomo, il cui volto somiglia molto all’ex presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, nell’atto di una fellatio.
Un’opera del russo Michail Misha Dolgopov che non lascia molto all’intuizione. Così Vittorio Sgarbi, in rotta con l’artista per la scelta dell’opera inviata a palazzo Racani Arroni, ha deciso una parziale censura, coprendo con un foulard di seta la testa della donna e l’enorme attributo dell’uomo in bronzo.
Come dire, la soluzione è ancora più interessante per i visitatori. Prima sarebbero passati buttando uno sguardo, adesso si fermano e sollevano il fazzolettone.
Sgarbi alla guida della manifestazione artistica della città, è tornato ad attaccare il Festival annunciando che questa sarà l’ultima volta che organizzerà eventi durante la kermesse. Sulla fellatio: “E’ una provocazione – commenta risentito Vittorio Sgarbi – di cui, nonostante i miei principi non sono stato avvertito e non ho visto preventivamente bozzetti e fotografie.
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