È morto nella sua casa di Los Angeles lo scrittore e sceneggiatore statunitense Gore Vidal. Aveva 86 anni. Ha reso noto il nipote Burr Steers che «Vidal è morto martedì nella sua casa alle Hollywood Hills in seguito alle complicazioni di una polmonite. Vidal, che viveva solo a casa, era da tempo malato.
Considerato uno dei grandii della letteratura americana, come Norman Mailer e Truman Capote, Vidal con i suoi romanzi, racconti e saggi ha sempre offerto una visione non convenzionale e audace del mondo. A soli 22 anni, nel 1948, aveva suscitato scandalo con il suo romanzo La Statua di Sale, suscitando critiche non proprio entusiastiche della stampa americana, per avere affrontato apertamente il tema dell’omosessualità.
In tutto ha scritto 25 romanzi, saggi, commedie di successo a Broadway, sceneggiature e opere per la televisione. È diventato famoso per aver scritto sceneggiature di film di successo come Improvvisamente l’estate scorsa di Joseph L. Mankiewicz e Ben-Hur di William Wyler.
Vidal ha vissuto in Italia per circa trent’anni, prima a Roma e poi a Ravello in costiera amalfitana. È apparso nel film di federico Fellini Roma. Dopo la morte nel 2005 del compagno di una vita, Howard Austen, ha venduto la villa La Rondinaia a Ravello ed è ritornato a Los Angeles.
Ha sempre sostenuto apertamente le sue idee politiche sia nelle sue opere che nella vita. Grande appassionato dei dibattiti televisivi. Più volte aveva tentato, senza successo, la carriera politica. Fortemente critico dell’amministrazione Bush, negli ultimi anni gran parte della sua produzione è stata dedicata alla saggistica politica. Celebri la sua visione critica sugli attacchi dell’11 settembre, che a suo avviso furono previsti dai servizi di intelligence americani.