La donna più bella e forse più triste del mondo, mai raccontata come persona ma solo come “mito”. Marilyn Monroe, la bionda di Hollywood, icona senza tempo di bellezza e sensualità, tra poco avrebbe compiuto 90 anni. Era nata l’1 giugno 1926 a Los Angeles e aveva vissuto i primi anni della sua vita sola con la madre, Gladys Pearl Monroe, inferma mentale, a cui era stata tolta molto piccola per passare da una casa-famiglia all’altra, subendo maltrattamenti e violenze. La sua morte ancora misteriosa, a soli 36 anni, il 5 agosto 1962, pietrificò per sempre la sua splendida immagine.
Torino dedica alla diva la mostra “Marilyn Monroe – La donna oltre il mito” (1 giugno – 30 settembre) che propone a Palazzo Madama 150 oggetti personali dell’attrice: abiti, accessori, trucchi, perfino bigodini, documenti, lettere, appunti, contratti cinematografici, oggetti di scena, spezzoni di film. Una sorta di backstage del camerino più immagini inedite scattate dai leggendari fotografi come Milton Greene, Alfred Eisenstaedt, George Barris e Bernt Stern, che la ritrasse poco prima della morte per Vogue.