Come vedono Gramsci i detenuti italiani di oggi? Come si immaginano la sua prigionia? Lo percepiscono come uno di loro?
Dare la possibilità a chi vive oggi la reclusione di immaginare e trasferire su tela l’anima e la vita quotidiana del regime carcerario che ha conosciuto anche un grande pensatore e filosofo italiano: Antonio Gramsci. Nasce così l’idea di un concorso rivolto ai detenuti delle carceri italiane, le cui opere attraverseranno ora l’Italia con una mostra itinerante che, dopo la prima tappa ad Ales, città natale di Gramsci, uscirà dai confini sardi per approdare nel Salento.
Dal 9 al 24 giugno, infatti, le Officine Cantelmo di Lecce ospiteranno la mostra “Gramsci visto da dietro le sbarre” con le opere realizzate da oltre cento detenuti di ventotto penitenziari d’Italia che hanno partecipato al concorso, giunto quest’anno alla sua seconda edizione ed organizzato da Casa Natale Antonio Gramsci, associazione che ha sede nella casa del celebre pensatore e filosofo sardo.
L’iniziativa di Lecce – riferisce una nota – è promossa dal movimento La Puglia in Più.