Qual è l'identikit del pubblico di Netflix?

Ecco il profilo tracciato dall'indagine Link Lab della Link Campus University realizzata su un panel di 1000 intervistati.

Netflix
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1 Luglio 2016 - 14.57


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Chi è l’utente medio di Netflix? Guarda meno televisione tradizionale (75,6%), rinuncia spesso al cinema (22,2%) e soprattutto passa meno tempo sui social (25,7%). E’ under 40 (79,8%), con un titolo di studio elevato (62%), in maggioranza di sesso femminile. E’ l’identikit del pubblico di Netflix, secondo l’indagine Link Lab della Link Campus University realizzata su un panel di 1000 intervistati.

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Netflix sta cambiando faccia al televisore, che per il campione rimane si’ lo strumento piu’ utilizzato per vedere il video-bouquet proposto (40,4%, contro il 36,2% del pc portatile) ma abdica definitivamente al proprio storico ruolo di portatore verticale di contenuti televisivi. Che sono i film (95,5%) e le serie tv (88,9%), molto più dei documentari (55,4%) e dei contenuti per bambini (20%). “Oggi l’utente Netflix gode di una doppia liberta’ – ha detto la direttrice della ricerca e docente della Link Campus University, Marica Spalletta -: la prima riguarda il ‘come’, ovvero la facoltà di scelta del mezzo tra pc, tv, tablet e altro; la seconda è ancora più importante ed è legata alla possibilità di scegliere quando e quali contenuti guardare. Di fatto secondo l’indagine cio’ che piace a colui che una volta era considerato ‘l’ascoltatore è essere diventato editore di se stesso, mentre il televisore per la prima volta è ridimensionato al proprio ruolo originario, quello di elettrodomestico”.

Secondo i dati della ricerca, i seguaci di Netflix (il 49% del campione) sono ‘affezionati’, ‘abitudinari’ e “diversamente interessati”: nel 44,7% dei casi accedono alla piattaforma tutti i giorni, o almeno due/tre volte a settimana (32%), principalmente durante la cena (63,8%). Sbarcato in Italia lo scorso ottobre, Netflix è il servizio più utilizzato, conosciuto dall’82,6% degli intervistati e apprezzato per la possibilita’ di scegliere cosa vedere e quando vederlo (40,4%) e su quale dispositivo farlo (24,1%). Le critiche principali (ma solo il 20,8% è deluso) sono sul fronte dei contenuti: il 41% ritiene la versione italiana troppo modesta rispetto a quella americana, e un ulteriore 40,3% considera il catalogo dei film troppo limitato. La maggioranza infine non disdegnerebbe l’introduzione di alcune novità quali, per esempio, i contenuti pornografici (il 55,6% e’ a favore), mentre una buona percentuale (23,7%) reclama contenuti americani autoprodotti e non presenti in catalogo, come quelli della serie House of Cards.

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