Con una battuta tagliente l’attore premio Oscar Tim Robbins definisce il candidato repubblicano, molto simile, a suo parere, al protagonista del suo primo film da regista (Bob Robert, 1992) un ‘mockumentary’ satirico su un candidato senatore populista e ultra conservatore: “Potrei portare Donald Trump in tribunale: ha copiato il mio personaggio, ‘Bob Robert’, il peggior candidato presidente possibile, e ci ha fatto la campagna elettorale”. Parla anche di politica all’Ischia Global Fest uno degli attori più ‘a sinistra’ di Hollywood, da sempre in prima linea nelle battaglie per i diritti: “Quel film fu anche un avvertimento, – dice – un monito sul cattivo uso dei media: si parlava di quello che può accadere quando diventano un braccio della propaganda e non più il ‘cane da guardia’ a servizio dei cittadini”. Reduce dal grande successo al festival di Spoleto e in scena il 22 luglio come cantante folk a Ravello, Robbins ha raccontato con entusiasmo la sua attività di formazione teatrale.
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