Cinque (tra le tante) parole per salvare l'italiano: la campagna in strada sulla ricchezza del linguaggio

Graffiti sui marciapiedi in difesa della lingua italiana ridotta dalle nuove generazioni dei nativi digitali ad una scrittura sempre più semplicistica e senza complessità

Cinque (tra le tante) parole per salvare l'italiano: la campagna sulla ricchezza del linguaggio
Cinque (tra le tante) parole per salvare l'italiano: la campagna sulla ricchezza del linguaggio
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24 Ottobre 2018 - 10.39


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Tra le 3125 voci riportate dallo Zingarelli, Zanichelli ne ha scelte cinque per una campagna di sensibilizzazione sulla lingua italiana. Un’iniziativa per rispondere all’impoverimento del nostro linguaggio sempre più semplice e omologato. Tanto più se nativi digitali.
Profumo anziché fragranza, chiacchierone anziché garrulo, diligente anziché solerte, saporito e non sapido. Gli esempi sono molti. Eppure l’italiano appare sempre più ridotto dalle nuove generazioni dei nativi digitali, e in generale da tutti i convertiti, ad una scrittura sempre più semplicistica, che perde di complessità.
E’ una lingua invece con tante parole affascinanti, come ghiribizzo o beffardo, che rendono il lessico più variopinto e più interessante. Parole a rischio, da riscoprire e valorizzare. 
E sono cinque quelle scelte da Zanichelli per la campagna di sensibilizzazione sulla lingua italiana che arriverà direttamente sui marciapiedi, in forma di graffiti urbani, per offrire occasioni di riflessione sulle nostre capacità di espressione. Un’azione, la definisce l’editore, di “didattica urbana” e non a caso in strada dove passiamo con gli occhi bassi rispondendo alle chat o guardando l’ultimo post dei social.
Ed ecco le 5 parole da salvare: oltre il significato c’è l’etimologia completa, la data di prima attestazione in lingua scritta e qualche esempio d’uso.
bòria /ˈbɔrja /
[lat. bŏrea(m) ‘borea, vento di tramontana’ col senso di ‘aria (d’importanza)’ ☼ 1342]
s. f.
vanitosa ostentazione di sé e dei propri meriti reali o immaginari: metter su boria; essere pieno di boria; SIN. burbanza, superbia, vanagloria

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denigràre/deniˈɡrare/
[vc. dotta, lat. tardo denigrâre, in orig. ‘tingere di nero (nigrâre) completamente (dç-)’, e quindi ‘oscurare (una fama)’ ☼ av. 1306]
v. tr.
Screditare qualcuno o qualcosa offuscandone il valore, l’onore, il prestigio e simili:
denigrare i propri avversari; tenta inutilmente di denigrare la tua reputazione
SIN. calunniare, diffamare
insìgne / inˈsiɲɲe/
[vc. dotta, lat. insĭgne(m), da sîgnum, il ‘segno’ che distingue una persona ☼ av. 1420]
agg.
1 che si distingue per meriti eccezionali: scrittore, scienziato, giurista insigne; SIN. famoso, illustre, ragguardevole
2 di grande pregio e valore: monumento insigne; chiesa, basilica insigne
solèrte / soˈlɛrte/
[lat. sollĕrte(m) ‘abile, capace’, comp. di sŏllus ‘tutto’ e ãrs, genit. ãrtis ‘arte’: propr. ‘capace d’ogni arte’ ☼ av. 1332]
agg.
1 che adempie alle proprie mansioni con cura, diligenza, attenzione estrema: insegnante, funzionario solerte
2 svolto con grande cura e diligenza: studi solerti
corroborare / korroboˈrare/
[vc. dotta, lat. corroborâre, comp. di cŭm ‘con’ e roborâre ‘irrobustire’, da rôbur ‘forza’ ☼ av. 1334]
v. tr.
1 fortificare, rinvigorire (anche fig.): lo studio corrobora la mente
2 (fig.) avvalorare, confermare: argomento che corrobora un’ipotesi

Su ogni graffito è riportato l’hashtag #laculturasifastrada che da subito ha avuto grande diffusione spontanea a Torino e Milano, da dove è partita la campagna che fa tappa anche a Padova e Napoli. L’operazione è estesa anche alle figure retoriche: anacoluto, iperbole, metonimia, onomatopea, descritte tramite citazioni da autori classici. I graffiti saranno 50 per città e la tecnica utilizzata per realizzarli è quella green, con una miscela completamente naturale, innocua per l’ambiente. Quando la campagna sarà finita, i messaggi verranno cancellati usando soltanto acqua.

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