Checco Zalone è un geniaccio: piaccia o meno, faccia ridere o no, l’intera campagna di marketing del suo film Tolo Tolo è stata orchestrata a puntino e non è escluso che tutte le polemiche sul razzismo siano state alimentate proprio per spingere l’Italia sovranista ad affollare i cinema con la convinzione di trovare un film in cui ‘si prendono in giro i negri’.
Sono rimasti delusi: Tolo Tolo, come ha scritto Famiglia Cristiana, è in verità un racconto dell’Italia dal punto di vista di chi affronta la traversata per arrivare in Libia e le vittime dell’ironia di Zalone non sono i migranti ma proprio i razzisti nostrani. Che sono rimasti male.
A parte Ignazio La Russa, che ieri ha scritto un tweet al vetriolo sul film, in rete si pescano molti commenti di chi si ritiene ‘preso in giro’ dal trailer del film. Insomma, l’Italia sperava di passare il santo Natale a ridere dei migranti, e non ha preso bene che gli sia stato negato il diritto ad essere razzisti.
CONSIDERAZIONI SU #TOLOTOLO
Ho appena finito di vedere il nuovo film di Checco Zalone. Pura propaganda globalista, buonista ed immigrazionista. Caro Checco Zalone, mi spiace ma hai lasciato che un tuo film venisse inquinato.
Peccato.
Voto 0.#globalismo pic.twitter.com/XqbWgYkBF4— Christian Di Marco (@christian_fsi) January 1, 2020
Chi si aspetta di trovare tracce del trailer nel film resterà deluso. I sinistri che hanno sollevato un patetico polverone vedendo il trailer porteranno in trionfo Zalone da eroe dopo averlo etichettato come razzista. La solita patetica (in)coerenza isterica dei neo comunisti.
— Eddy Kendall (@eddy_kendall) January 2, 2020
La canzone lanciata per “Tolo Tolo” un inganno per convincere la gente ad andare in tempo record al cinema. In verità e’ un film totalmente di regime, a tratti trash. La collaborazione con il piddino livornese Virzì segnerà la carriera del comico per sempre.#ToloTolo #zalone
— Ottavioherbstritt (@Ottavioherbstr1) January 2, 2020