L’epidemia sta dilagando in Spagna e sta mietendo molte vittime: è morta, all’età di 89 anni, compiuti lo scorso mese di gennaio, l’attrice Lucia Bosé. L`attrice non era in buone condizioni di salute ed è morta a causa del coronavirus in un ospedale di Madrid dove era ricoverata.
A dare l’annuncio è stato il figlio Miguel Bosè su Twitter: “Cari amici vi comunico che mia madre è appena venuta a mancare”, ha scritto.
Lucia Bosè era stata la musa del regista Luchino Visconti e vincitrice del concorso Miss Italia a Stresa nel 1947. A quella storica edizione parteciparono anche Gina Lollobrigida, Silvana Mangano ed Eleonora Rossi Drago.
Il suo esordio al cinema avrebbe dovuto essere in Riso amaro ma l’opposizione della famiglia la costrinse a rinunciare alla pellicola. Fu comunque una delle protagoniste del neorealismo italiano.
Fu diretta da registi del calibro di Giuseppe De Santis, Michelangelo Antonioni, Luciano Emmer e Francesco Maselli. Sul set conobbe Walter Chiari, suo primo fidanzato. Dopo 17 film si sposò e lasciò il cinema ma rimase un popolare personaggio da rotocalco. Tornò sugli schermi alla fine degli anni sessanta, per lo più in ruoli secondari in pellicole quali Sotto il segno dello scorpione dei Taviani; Metello di Mauro Bolognini, Fellini Satyricon, di Federico Fellini.
Tra le interpretazioni successive si ricordano: Cronaca di una morte annunciata (1987), di Francesco Rosi, L’avaro (1990) di Tonino Cervi nel cui film è stata doppiata da Angiolina Quinterno, Volevo i pantaloni (1990) di Maurizio Ponzi, I Viceré (2007) di Roberto Faenza.
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