”Sono fiero, orgoglioso del mio Paese. In fondo, con grande generosità, stiamo restituendo quello che l’Italia ha dato all’Albania, accogliendoci, offrendoci un futuro. È quello che è accaduto anche a me”. E’ quanto ha dichiarato Kledi Kadiu, ballerino, origini albanesi, volto noto della danza e della tv.
”Ripensando alla diretta del primo ministro, Edi Rama, mi viene la pelle d’oca. Le sue parole sono state commoventi. Ho messo il suo discorso sui social. Quei momenti sono diventati virali. In molti mi hanno ringraziato -ha aggiunto Kledi Kadiu dal suon buon retiro a Rimini dove vive con la moglie Charlotte e la loro bambina Lea di 4 anni.
”E’ proprio nei momenti di necessità e difficoltà che si vedono i veri amici. Non capisco l’Europa in questo momento – ha aggiunto – Quello che è accaduto all’Italia potrebbe accadere anche agli altri Paesi, vedi la Francia o la Spagna. Risolviamo l’emergenza del coronavirus e poi rimettiamoci al tavolo della vecchia Europa a discutere di altri problemi”.
In queste settimane di ‘confinamento’ forzato, Kledi Kadiu, globe-trotter della danza, ha confessato di avere più tempo da dedicare alla famiglia e alla piccola Lea. ”Andiamo insieme in moto anche se qualche volta Lea preferisce il monopattino – ha raccontato- leggiamo i cartoni animati che l’asilo, che frequenta, ha inviato agli allievi per spiegare, per esempio, cosa sia il coronavirus, sto mettendo a posto il mio archivio di vecchie casette digitali riversandole finalmente sul computer”.
Appassionato di elettronica Kledi Kadiu ha confessato che le moderne tecnologie stanno aiutando il mondo, in questi terribili mesi, ad essere connesso. ”Io ho due gruppi sempre ‘open’, la mia famiglia, i miei amici danzatori che lavorano in Europa, e un altro legato alle mie scuole – ha proseguito- Sono in contatto con tutti i mie allievi, dialogo con loro, rispondo alle loro domande e curiosità. Un modo per conoscerci meglio”. E a proposito delle scuole di danza italiane il noto ballerino e maestro non nasconde di esser molto molto preoccupato.
”Ho letto recentemente che in Italia ci sono circa 30mila scuole di danza con un bacino di circa un milione e mezzo di utenti – ha detto – Un momento difficile, drammatico per tutti. Mi chiamano tantissimi amici. Molte scuole non riapriranno a settembre. Un danno gravissimo per la tenuta del settore. Mi piacerebbe fare un appello al governo. La danza regala meraviglia, bellezza e armonia. L’Italia non ci dimentichi”.
E intanto Kledi Kadiu, pensa al futuro. ”La Kledidance di Desenzano del Garda aveva organizzato per l’8 maggio un gala per Carla Fracci a Verona – ha proseguito Kledi Kadiu – Un omaggio alla grande ‘diva’ della danza. Annullato, ma non rimandato. Semplicemente spostato a ottobre
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