“Molte volte succede che le emozioni ti tendono un’imboscata, specie quando pensi di sapere qualcosa. A me è successo lunedì. lo aspettavo tanto quel momento, il momento in cui si è allentato il lockdown. Sono uscito con la bicicletta, e davo per scontato che sarebbe stata una bella giornata. Ma man mano che andavo avanti, la gioia non c’era. Anzi, ero triste, e ho cominciato a capire: intorno a me, nel parco delle Cascine, c’erano varie persone, in bicicletta, ma eravamo tutti molto più estranei. La mascherina, necessaria, a cui non puoi non voler bene perché ti consente di uscire crea un rapporto diverso con le altre persone”.
Stefano Massini, a Piazzapulita, spiega come secondo lui “resistere significa inventare”: “ci sono delle fabbriche che hanno brevettato delle mascherine per non udenti, che lasciano vedere le labbra. Potremmo vedere, se le usassimo tutti, il sorriso di qualcuno. Mi sono sentito un po’ meglio. Resistere è inventare, anche se passa attraverso il brevetto di una mascherina”.