L'immunologa Viola: "Le restrizioni a Natale sono necessarie, troppi contagi"

La studiosa: "Possiamo forse discutere il metodo con cui è stato presentato ma quello che non possiamo discutere è la sostanza di questo Decreto di Natale"

L'immunologa Antonella Viola
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19 Dicembre 2020 - 11.59


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Tanti strepitano ma solo per cavalcare il malcontento. Ma la verità è che si tratta di misure inevitabili.
“È Natale, ma non possiamo abbassare la guardia”. “Siamo di fronte a un provvedimento che ha come obiettivo quello di abbassare l’indice di contagio nel nostro Paese, ancora decisamente troppo alto, tanto che non mi piace mai parlare di seconda ondata finita. E se aumentano i contagi si innesca una catena che ben conosciamo ormai, con gli ospedali che si riempiono e i decessi che ricominciano a salire (decessi che peraltro non stanno ancora scendendo come dovremmo sperare)”.
E’ il monito dell’immunologa dell’università di Padova, Antonella Viola, che su Facebook commenta le misure varate dal Governo per il periodo festivo.
Secondo Viola, “possiamo forse discutere il metodo con cui è stato presentato (come una sorta di comunicato sbattuto sul tavolo alle 22 del venerdì sera), ma quello che non possiamo discutere è la sostanza di questo Decreto di Natale”, osserva e invita a guardare a quello che è in gioco dopo le Festività.

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“C’è un’ultima questione – scrive Viola nel suo post – a gennaio comincerà la campagna vaccinale di cui però non apprezzeremo il risultato se non dopo mesi, eppure a gennaio abbiamo l’obiettivo di aprire le scuole. Farlo se ci troviamo nelle stesse condizioni epidemiologiche di quando abbiamo deciso di chiudere diventa davvero complicato”.

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