L’altro giorno, a sorpresa, Moni Ovadia aveva detto: ”Io come visione del mondo sono dalla parte opposta rispetto a Fdi ma non posso non riconoscere che Giorgia Meloni è una leader di altissimo livello, che sa argomentare e che ha una sua visione, anche se puoi non condividerla -sottolinea Ovadia- Penso la stessa cosa anche di Nicola Fratoianni. Detesto la faziosità e riconosco i valori anche di chi non sta dalla mia parte”.
L’attore e drammaturgo aveva così preso le distanze dalle brutte parole dello storico Gozzini che erano state stigmatizzate da tutti, a cominciare dal presidente della Repubblica Mattarella.
Ma un conto è condannare gli insulti un altro è dare patenti di encomio a una leader di estrema destra che no ha mai rotto i ponti con il fascismo ed è alla guida di un partito a forte presenza nostalgica, come del resto le candidature dei rampolli della famiglia Mussolini testimoniano.
Oppure elogiare una che continua a riconoscersi politicamente in Giorgio Almirante, ossia uno dei principali propugnatori dell’antisemitismo in Italia anche per il suo tragico ruolo ne La Difesa della Razza che alimenta il razzismo di stato fascista.
Contraddizioni che ha notato anche God Lerner. Che ha scritto un breve messaggio a Ovadia.
“Soros usuraio”, “Sei nomade? Devi nomadare!”, “O parmigiano, portami via”, “Vermi magrebini”, “Bastardo spacciatore nigeriano”…
Giusto deprecare chi scade negli insulti a @GiorgiaMeloni ma non mi spingerei fino a definirla “leader di altissimo livello”, caro amico Moni Ovadia.
Come dire? Con le frasi sguaiate della Meloni si potrebbe scrivere un libro…
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