Parole chiare e nette, visto che il rischio di deriva autoritaria e retrograda c’è.
“L’Italia è in fortissimo ritardo, per non dire in una situazione paradossale.
Siamo nel 2021 ed è l’unico grande paese europeo che non si è ancora dotato di una legge contro i crimini d’odio, che sono crimini molto insidiosi. Insieme all’Italia, tra i paesi che non si sono allineati ci sono, ad esempio, la Polonia e l’Ungheria, che non sono certo un esempio di civiltà giuridica”.
Così Alessandro Zan al #Giffoni50Plus, in corso a Giffoni Valle Piana (Salerno) ha parlato del ddl contro l’omotransfobia che porta il suo nome.
“Crimini che potrebbero -aggiunge Zan – colpire tutti perché questa non è una legge che tutela le minoranze ma una legge che guarda chi è soggetto a crimini d’odio. Una legge di questo tipo, ferma al Senato e purtroppo i senatori non hanno dimostrato di essere molto lungimiranti, è di estremo bisogno per l’Italia. Ogni giorno si verificano episodi di violenza e discriminazioni. Questo paese ha ancora sacche di patriarcato, sessismo, omotransfobia”.