Al Bano: "Ammiravo Putin, ma quello che ha fatto non è accettabile. Si fermi finché è in tempo"

Il cantante, che è molto popolare in Russia: "Non è accettabile vedere quello che sta succedendo in Ucraina, con attacchi anche agli ospedali, carri armati e bambini che muoiono. No, questo non è accettabile"

Al Bano: "Ammiravo Putin, ma quello che ha fatto non è accettabile. Si fermi finché è in tempo"
Al Bano Carrisi
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10 Marzo 2022 - 19.55 Giornale dello Spettacolo


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Il legame tra Al Bano Carrisi e la Russia è cosa nota, tanto che la sua reunion con l’ex moglie Romina Power, nel 2013, è avvenuto proprio a Mosca. Ma adesso, le cose sono cambiate. E persino Al Bano è costretto ad ammettere che la sua storia con la Russia è da considerarsi conclusa. 

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“Non avrei mai immaginato un passo del genere da Putin” spiega Al Bano, che continua: “Sono stato un suo grande ammiratore ma non si può mettere in moto una macchina da guerra di quel genere contro i suoi fratelli”. E ai microfoni di ‘Un giorno da pecora’ annuncia di aver annullato i concerti previsti per ottobre prossimo a Mosca e San Pietroburgo. 

Per Al Bano il nemico non è certo la Russia o il popolo russo: “Lì c’è un capo che detta legge – dice – e si chiama Vladimir Putin. A lui direi ‘fermati finché sei in tempo’. Lui sta lavorando anche contro se stesso, non sta difendendo niente, agli occhi del mondo sta distruggendo la sua immagine”. 

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“Non è accettabile vedere quello che sta succedendo in Ucraina, con attacchi anche agli ospedali, carri armati e bambini che muoiono. No, questo non è accettabile” continua Al Bano, che in Russia ha molti contatti e racconta che un amico gli ha descritto la situazione come “un macello”. 

Sulla possibilità che l’opinione pubblica russa possa intervenire su Putin per bloccarlo, aggiunge: “Me lo auguro e penso che prima o poi lo faranno, scaricheranno tutto sulle spalle di Putin. Dovrebbe stare attento alla sua vita, proprio da parte di coloro che fino a pochi mesi fa lo hanno idolatrato e servito, questo almeno è il mio pensiero”.

Decisamente più scettico invece sull’efficacia delle sanzioni economiche messo in campo contro la Russia per convincerla a fermare i bombardamenti sull’Ucraina. “Lasciano il tempo che trovano, la Russia è talmente ricca che ne possono fare a meno – afferma – Credo che le sanzioni rischiamo di pagarle più noi che loro”.

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