Ucraina, Mattarella: "La guerra non deve lacerare i rapporti tra i popoli europei"

Il presidente della Repubblica ha accolto al Quirinale i candidati al Premio David di Donatello: "Davanti all'aggressione dell'Ucraina, non si possono mettere in discussione i legami con la cultura russa, condannandone anche i suoi artisti e letterati"

Ucraina, Mattarella: "La guerra non deve lacerare i rapporti tra i popoli europei"
Sergio Mattarella
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2 Maggio 2022 - 15.48


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Sergio Mattarella accoglie al Quirinale i candidati al Premio David di Donatello, e chiarisce il suo pensiero per quanto riguarda la cultura europea nel suo complesso. La cultura unisce e anche davanti all’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia, non si possono mettere in discussione i legami con la cultura russa condannandone anche i suoi artisti e letterati perché “lacerare la cultura europea, significherebbe assecondare quella logica di aggressione“.

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Il presidente della Repubblica approfitta per mettere alcuni punti fermi dopo le polemiche di questi due mesi che hanno portato ad alcuni eccessi emotivi di condanna anche di scrittori, drammaturghi, musicisti del passato.
“Il cinema non dimentica naturalmente di essere immerso nella società del suo tempo, nei drammi e negli affanni del suo tempo. La guerra scatenata nel cuore dell’Europa da un’aggressione inaccettabile scuote le nostre coscienze” ha sottolineato Mattarella sottolineando che “il cinema italiano oggi è protagonista nella solidarietà con artisti ucraini, da noi ospitati”.

“La cultura non si ferma. Neppure di fronte alla guerra. La cultura unisce. Supera i confini – limiti che essa non contempla – ed è fondamentale per ricreare condizioni di pace” ha scandito il Capo dello Stato.
“Una guerra insensata non può mettere in discussione i legami spirituali e culturali che, nei secoli, si sono fortemente intrecciati nel mondo della cultura d’Europa. La scelta sciagurata della Federazione Russa di fare ricorso alla brutalità della violenza e della guerra – ha esortato – non può e non deve lacerare quei preziosi legami tra i popoli europei che la cultura ha contribuito a costruire e a consolidare”.

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Dunque “la doverosa indignazione e la condanna non possono certo riguardare la cultura, grandi spiriti del passato e le loro opere, che tanto hanno dato alla civiltà del mondo intero. Sarebbe controproducente per la nostra Italia e la nostra Europa. Lacerare la cultura europea, significherebbe assecondare quella logica di aggressione”.

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