Claudio Baglioni farà il suo esordio assoluto alle Terme di Caracalla, un concerto evento che lui stesso ha confessato di aver sognato sin da quando era un giovano cantautore. Lo ha raccontato in una conferenza stampa all’hotel Parco dei Principi di Roma.
“ Ho cantato dalla piazza del mio quartiere di formazione, quella di Centocelle, a piazza San Pietro. Ho suonato in tutti e tre gli stadi più grandi di questa città. L’ho fatto sui tram, negli ospedali e nelle carceri. Prima o poi doveva capitare anche qui, ed è successo». Sono le parole di Claudio Baglioni, 71 anni, nella serata del debutto alle Terme romane di Caracalla per il `Dodici Note Tutti Su!´, il tour estivo in programma fino al 19 giugno. Baglioni, che ha da poco terminato il suo personale `giro d’Italia´ di 71 date è già pronto alla ripartenza: ma questa volta, con lui sul palco, ci saranno 123 persone fra musicisti, coristi e performer. Uno spettacolo inedito che segna per Baglioni il tanto atteso ritorno live dopo lo stop della pandemia.
E di concerti e Covid-19 ha parlato, nel corso di un incontro stampa all’hotel Parco dei Principi, a Roma, anche Francesco Giambrone, sovrintendente al Teatro dell’opera. «Sono contento perché si torna a Caracalla, forse è il ritorno a una conquistata nuova normalità dopo 2 anni: questo ha un valore simbolico, segna l’uscita dalla pandemia. Penso che siamo all’uscita da questo tunnel – ha spiegato -Baglioni è a Caracalla per una grande festa della musica, una grande festa per tutti noi. Baglioni per il teatro dell’opera è un artista della casa ed è bello che sia la nostra apertura».
Il cantante romano, supportato dall’organizzazione di Friends & Partners e dalla direzione artistica di Giuliano Peparini, è infatti il primo artista e cantautore pop-moderno a vedersi affidato un evento così prestigioso, l’apertura in musica della rinomata stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla. Ma non finisce qui perché, in aggiunta alla serata inaugurale di questa sera Baglioni rimarrà nella stessa location romana per ben 12 repliche, prima di raggiungere a luglio i due spettacoli in programma al Teatro Greco di Siracusa e il doppio appuntamento all’Arena di Verona. Non parlerà della guerra tra Russia e Ucraina, Baglioni, né sul palco di Caracalla, perché «le canzoni quando si avvicinano alle tematiche diventano `sloganistiche´ e le frasi fatte diventano strafatte» ha spiegato ai giornalisti. Ha però ricordato che `Ninna nanna della guerra´, una poesia dell’autore romano Trilussa sulla Prima Guerra Mondiale, registrata nel suo album `E tu´ del 1974, dice «cose fortissime».