di Manuela Ballo
Dopo decenni di scavi nell’antica città di Selinunte, un gruppo di 50 studenti, ricercatori e docenti provenienti dalla New York University, dall’Università Statale di Milano e da diversi atenei italiani ed europei hanno rinvenuto dei resti che risalgono ai primi anni di vita della colonia selinuntina all’interno del tempio R.
Si tratta di un recinto fatto in mattoni di argilla mista e cenere. Il docente e guida dell’operato della NYU e della UniMi Clemente Marconi ha affermato che con molta probabilità si tratta di una costruzione antecedente al V secolo, periodo in cui i selinuntini iniziarono a costruire città e tempi in forme monumentali.
La “missione” va avanti da decenni. Gli scavi erano più incentrati sul santuario urbano e sull’acropoli. Quest’anno invece si sono concentrati perdipiù tra il tempio A e il tempio O, collaborando anche con l’Istituto Archeologico Germanico. Inoltre, gli scavi effettuati quest’anno hanno portato alla luce nuovi resti che danno testimonianza delle attività di culto dei coloni greci, oltre a quelli precedenti che hanno permesso di rinvenire un amuleto proveniente dall’Egitto tra la fine del VII e l’inizio del VI secolo a.C.
Conclude il neodirettore del Parco Felice Crescente: “Le missioni rappresentano una parte determinante del Parco, senza la collaborazione di Università ed enti di ricerca non avremmo saputo di ulteriori tratti della storia dell’antica città di Selinunte”.