A Milano “Ri-scatti”, il racconto della vita carceraria da chi la vive

Curata da Diego Sileo, l’esposizione narra attraverso materiali del tutto inediti le complessità e le difficoltà, ma anche le opportunità della vita negli istituti di reclusione, al di là delle semplificazioni e delle stigmatizzazioni

A Milano “Ri-scatti”, il racconto della vita carceraria da chi la vive
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9 Ottobre 2022 - 20.39 Culture


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Con un’apertura straordinaria dalle 19:30 alle 23:30 sarà inaugurata oggi la mostra Ri-scatti. Per me si va tra la perduta gente, presso il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano. Il progetto è ideato da Ri-scatti Onlus, un’associazione di volontariato che realizza attraverso la fotografia progetti culturali per promuovere la solidarietà e il riscatto sociale.

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I protagonisti sono circa cento partecipanti tra detenuti e agenti della polizia penitenziaria dei quattro istituti di detenzione milanesi: Casa di Reclusione di Opera, Casa di Reclusione di Bollate, Casa Circondariale F. Di Cataldo, IPM C. Beccaria. L’obiettivo è raccontare la realtà delle carceri dalla prospettiva di chi le abita e di chi le vive quotidianamente per lavoro.

Durante il corso di formazione, durato ben undici mesi, i detenuti hanno avuto totalmente a disposizione le macchine fotografiche nei reparti e nelle celle, così come gli agenti durante i propri turni di servizio. Il risultato è un racconto inedito, intenso ed estremamente aderente alla realtà, ma non mancano scene dalle tinte forti.

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Giunta alla sua ottava edizione, quest’anno la mostra è patrocinata dal Ministero della Giustizia e realizzata in collaborazione con il Politecnico di Milano e con il Provveditorato Regionale Lombardia del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. L’esposizione sarà visitabile da domani fino a domenica 6 novembre 2022.

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