Sanremo, il tema della Giornata del Ricordo, quella legata al dramma delle foibe, entra di prepotenza nel dibattito. Tra gli altri, ne ha parlato Simone Cristicchi, cantante e autore teatrale.
«Se mi aspetto che il giorno del Ricordo venga affrontato domani a Sanremo? La questione è delicata, sembra di fare l’elemosina a volte nel ricordare il 10 febbraio, mentre si dà spazio a certi personaggi così squallidi, come quel comico, che parlano in maniera così maleducata e priva di qualsiasi stile».
«Non credo sia un problema prendersi dieci secondi per ricordare questa storia. Uno spazio di decine di milioni di spettatori potrebbe essere utile. Dipende da chi sceglie e chi sceglie di non dirlo».
«Oggi resistono sacche di resistenza a questi argomenti. Il mio spettacolo per la prima volta è andato in scena il 23 ottobre 2013 a Trieste e fuori c’erano le camionette della polizia e dei carabinieri. Io per tre anni sono andato presidiato dalle forze dell’ordine che ringrazio, perché antagonisti e centri sociali pensavano che io stessi revisionando la storia. Era in ballo la mia incolumità ma anche quella degli spettatori. Non si sa niente, purtroppo è una realtà che può avvenire».