“Le mie poesie non cambieranno il mondo”: a settembre il film sulla poetessa Patrizia Cavalli

In 77 minuti la pellicola cerca di restituire uno spaccato su una delle più influenti poetesse dei nostri giorni, pupilla di Elsa Morante e sua allieva.

“Le mie poesie non cambieranno il mondo”: a settembre il film sulla poetessa Patrizia Cavalli
Patrizia Cavalli
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25 Agosto 2023 - 19.54 Culture


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È una panoramica su Patrizia Cavalli, una delle più grandi poetesse italiane del nostro tempo, il nuovo docufilm di Annalena Benini e Francesco Piccolo “Le mie poesie non cambieranno il mondo”. La pellicola cercherà di restituire lo sguardo di Cavalli su temi come l’amore, il poker, la malattia e, ovviamente, la poesia.

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Istantanee del percorso di una donna libera in perenne lotta con la “nemica mente” che Benini e Piccolo hanno cercato di raffigurare anche con la partecipazione della poetessa, venuta a mancare nel giugno del 2022 proprio durante la fase di postproduzione. Il titolo del film prende il nome della sua più famosa nonché prima raccolta d’esordio, uscita nel ’74. A scoprire il suo talento nientemeno che Elsa Morante, alla quale Cavalli custodiva la macchina da scrivere.

Come dichiarato da Annalena Benini, direttrice del Salone del Libro di Torino, nonché dal Premio Strega e sceneggiatore Francesco Piccolo “Grazie al montaggio delle immagini di repertorio insieme alle giornate passate insieme a lei, abbiamo mostrato il passaggio del tempo: dalla forza alla fragilità, e poi di nuovo gli scatti vitalissimi, il piacere di stare sul palcoscenico. Le poesie, le canzoni, la gioia di discutere, il trionfo della gelosia. L’abbiamo seguita nella sua generosità di offrire la verità su ogni cosa: la verità di un pensiero non conforme e la verità del desiderio di performance, di divertimento, che vince su tutto ed è un atto poetico”

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Il lungometraggio verrà prodotto e distribuito da Fandango in collaborazione con Rai Documentari e grazie al sostegno della Direzione Generale Cinema e audiovisivo. La prima sarà in occasione delle Notti Veneziane mentre l’arrivo nelle sale è previsto per il 14 settembre.

“Per incontrare Patrizia Cavalli bisogna passare del tempo nelle sue stanze, tra i suoi cappelli, i libri, le poltrone, il tavolo del soggiorno, la grande foto di Elsa Morante, nel posto in cui ha vissuto da quando ha iniziato a scrivere poesie, il posto che coincide con la sua scoperta del mondo e con la vita esteriore e anche interiore. È stato un incontro tra amici, soprattutto all’inizio, quindi era giusto mostrarne anche il backstage, la costruzione del film, i cambi d’umore e di idea. Abbiamo seguito Patrizia Cavalli con fiducia e lei si è fidata di noi” commentano gli autori.

Lucida testimone dei nostri giorni, la Cavalli si è contraddistinta per il racconto delle nostre ossessioni, delle nostre ansie quotidiane e della bellezza, ma al contempo della ferocia, dell’amore. Come sottolineato da Benini e Piccolo il documentario è un “racconto visivo, senza formalità o gabbie rigide, del cammino di una donna geniale e totalmente libera, che ha detestato la solitudine. È un film sulla libertà di essere e vivere come ti pare. Non c’è nessun codice esistenziale a cui Patrizia Cavalli aderisca, i codici sono soltanto suoi, li ha creati lei. Ce li ha offerti e noi li abbiamo restituiti con la macchina da presa, senza lasciarla mai”.

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