Scoperte iscrizioni che attestano il voto di scambio a Pompei

Una scoperta che getta una nuova luce sulle usanze degli antichi.

Scoperte iscrizioni che attestano il voto di scambio a Pompei
Gli scavi di Pompei
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redazione Modifica articolo

29 Settembre 2023 - 18.53 Culture


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è una scoperta molto importante, quella avvenuta a Pompei durante gli ultimi scavi effettuati. A quanto pare gli antichi, durante le loro cene, si accordavano soprattutto per lavori edili e fornai.

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Un tema quello del voto di scambio che, per quanto possa essere attuale, lo si è ritrovato scavando e cercando ancora sotto i resti della città spazzata via dall’eruzione.

La scoperta riguarda delle iscrizioni elettorali ritrovati su larario, l’altare domestico della casa. Rispetto a quelli pubblici, i quali venivano iscritti regolarmente sui muri esterni di casa. In questo caso, rappresentavano un modo per organizzare le campagne elettorali.

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L’iscrizione favoriva la votazione di un certo Aulus Rustius Verus ed è stata probabilmente scritta da un suo liberto o amico e questo dimostra l’esistenza già nel I sec. d.C. del voto di scambio.

“Edili e fornai collaboravano ai limiti della legittimità e, plausibilmente come Giulio Polibio, A. Rustio Vero potrebbe aver capito fin da subito, quando ancora brigava per diventare edile e nel pieno della sua campagna elettorale, che (soprattutto) di pane vive l’elettore” è così che si spiega Maria Chiara Scappaticcio, professoressa all’Università Federico II di Napoli e collaboratrice allo studio di queste iscrizioni.

Inoltre, dopo questa scoperta abbastanza singolare, tramite analisi archeobotaniche e archeozoologiche, sono stati rinvenuti gli ultimi elementi che costituivano l’offerta nel Larario, così da riconoscere il rito effettuato probabilmente poco prima dell’eruzione.

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