Libriamoci, la campagna nazionale promossa dal Centro per il libro e la lettura, è giunta alla sua decima edizione ed è stata inaugurata lo scorso 2 settembre a Milano, nel contesto del BookCity. L’evento, che ha avuto luogo nella Sala del Grechetto della Biblioteca Sormani, è stato dedicato al romanzo Lo Hobbit di John Ronald Reuel Tolkien, a 50 anni dalla scomparsa dell’autore e dalla traduzione italiana.
Il convegno scientifico, moderato da Oronzo Cilli, scrittore e curatore della seconda edizione de Lo Hobbit annotato, ha visto la partecipazione di esperti della Tolkien Society e dell’Università di Oxford, oltre che di numerosi studiosi delle Università italiane. I relatori hanno affrontato diversi temi legati alla storia, all’ispirazione e all’influenza del romanzo, che ha contribuito a definire il genere fantasy e ha conquistato generazioni di lettori di ogni età.
Il titolo scelto per questa edizione della campagna, Se leggi ti lib(e)ri, sottolinea l’invito del Centro a considerare la lettura come espressione di libertà e il libro come chiave per ottenerla. La lettura, infatti, apre la mente a nuovi mondi, permette di conoscere culture diverse e di riflettere su temi importanti. È una forma di espressione personale, che può aiutare a crescere e a maturare come individui.
La campagna Libriamoci è pensata per essere rivolta a tutte le scuole di ogni ordine e grado, in Italia e all’estero; l’obiettivo è promuovere la lettura ad alta voce, invitando gli studenti, supportati dai docenti, ad ideare e organizzare iniziative, sia in presenza sia online. Le attività proposte possono essere molto diverse, come la lettura di libri, la realizzazione di spettacoli teatrali, la scrittura di racconti o la creazione di podcast: l’importante è che siano coinvolgenti e stimolanti per se stessi e per i loro compagni, stabilendo un modo altamente personalizzato per avvicinarsi di più alla lettura.
Il convegno scientifico svoltosi a Milano e dedicato a Lo Hobbit è stato un’ importante occasione per approfondire la conoscenza di questo romanzo classico, che ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare. I relatori hanno discusso di diversi aspetti del libro, tra cui la sua storia, la sua ispirazione e la sua influenza.
Il professore di Letterature Inglese dell’Università di Oxford, John Garth, ha tenuto a sottolineare l’influenza che il folklore e le leggende celtiche hanno avuto sulla realizzazione di questo capolavoro, aggiungendo anche che Tolkien era un appassionato studioso di queste tradizioni e che ha attinto da esse per creare il mondo fantastico di Arda.
Un altro relatore, il professore di Letteratura Italiana dell’Università di Siena Marco Santagata, ha discusso del rapporto tra Lo Hobbit e il romanzo italiano Pinocchio, evidenziando la relazione tra i due scritti: entrambi i romanzi infatti raccontano le avventure di un protagonista ingenuo che intraprende un viaggio alla scoperta di sé stesso.