Sono stati raccolti in un inedito volume i documenti relativi agli incompiuti progetti letterari di Verga: si tratta delle poche pagine relative la “La duchessa di Leyra”, “L’onorevole Scipioni” e “L’uomo di lusso”. Abbozzi che avrebbero dovuto completare il ciclo dei “Vinti”, con la volontà di ritrarre quella che era la società mondana dell’epoca. La raccolta prende il nome di “Abbozzi di romanzi” e sarà curata da Giorgio Forni, ordinario di Letteratura italiana all’Università di Messina.
Il curatore spiega che il progetto di Verga non era solo quello di immortalare le classi più abbienti, bensì quello di “svelare” tutte quelle pratiche “artificiali” con cui la borghesia mascherava i propri atteggiamenti. L’autentico che viene sostituito dall’edulcorato, la spontaneità dei sentimenti soggiogata alla ferma e all’etichetta. L’obiettivo di Verga era, dunque, quello di rappresentare la scissione dell’interiorità dei personaggi del ciclo dai loro comportamenti. Come sottolinea Forni l’impedimento che ha ostacolati Verga è stato principalmente uno: come è possibile raccontare un mondo che sovente travisa i propri sentimenti e le proprie passioni in nome dell’educazione e del bon ton?
Purtroppo sono ben poche le pagine arrivate a noi, per lo più riconducibili alla “Duchessa di Leyra”. Si tratta di un’opera in cui l’obiettivo principale era quello di rendere manifesti i sottesi dei personaggi, un traguardo ambizioso che ha portato l’autore a numerose riscritture. Come scriveva lo stesso Romanziere “è come un’intrusa nella società palermitana, ove pure ha le sue relazioni e le parentele – puntigliosa, altera, di un’estrema sensibilità affettiva e d’orgoglio”.
Forni Spiega: “ Verga voleva trovare la misura di uno stile nuovo, ammiccante, increspato da sottili contrasti, fatto di cadenze reticenti e maliziose; deve sperimentarlo, metterlo alla prova, tentare via via accordi e combinazioni come un musicista che deve familiarizzarsi con certi strumenti che si aggiungono all’orchestra. Come riprodurre ad esempio un sorriso falso, un pettegolezzo accennato a mezza voce, un segno maligno e spiritoso di assenso”. A riguardo provò a formulare una nuova grammatica, cercando la “forma” e la “parola” giusta, ma l’esasperata ricerca lo portò all’incompiuto.
Il volume “Abbozzi di romanzi” raccoglie dunque tutte le pagine manoscritte degli ultimi romanzi che avrebbero dovuto comporre il ciclo dei “Vinti”, oltre a un’ampia introduzione di Forni che contestualizza gli scritti.