Stop all'Ageismo: voci contro l'ingiustizia verso gli anziani

Alberto Dettorre rivela l'Ageismo nella società attuale nel libro 'Stop all'Ageismo' denunciando le ingiustizie verso gli anziani

Stop all'Ageismo: voci contro l'ingiustizia verso gli anziani
Alberto D'Ettorre
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Michele Anzaldi Modifica articolo

31 Dicembre 2023 - 00.38


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“Stop all’ageIsmo” e’il titolo del libro del Dottor Alberto Dettorre, “Basta con le violenze agli anziani”.
Se il sottotitolo aiuta a capire di cosa parla il libro, rimane il dubbio sul titolo: cosa mai vorrà dire Ageismo?
Consultando la Treccani si scopre che si tratta di un neologismo coniato nel 2016: forma di pregiudizio e valorizzazione ai danni di un individuo, in ragione della sua età; in particolare, forma di pregiudizio e svalorizzazione verso le persone anziane”.

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Nel libro il Dott.D’Ettorre segnala, ma sarebbe meglio dire denuncia, una serie di ingiustizie che colpiscono gli anziani.


Vessazioni, inefficienze, dimenticanze, sfruttamenti, che avvengono in tutti i campi a volte volontariamente, o addirittura pianificate, altre come conseguenza naturale di una concezione attuale sbagliata del ruolo dell’anziano nell’attuale società.Nel libro di facile e interessante lettura, tutte queste ingiustizie vengono divise per capitoletti e con angosciante realtà ci mostra come in questi anni siamo precipitati dal concetto del Senatore dell’antica Roma a quello attuale che vede l’anziano come una palla al piede nella nuova società.

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Il Dott. D’Ettorre nel suo libro scrive: “ Attualmente sono vittime della cultura dello scarto poiché coloro che non sono più giovani, coloro che per questa realtà anagrafica non sono più produttivi, vengono di fatto isolati in quanto ciò che è importante per la nostra società è la tenuta di un equilibrio economico al centro del quale non c’è la persona ma la finanza, l’economia e la tenuta dei conti oltre la cinica considerazione che, una volta usciti dal sistema produttivo, non solo non si possono più portare soldi al sistema economico e finanziario, ma vengono tolti per previdenza e assistenza” .


Il libro raccoglie con ordine le principali ingiustizie che colpiscono la popolazione anziana. Si parte dalla dalla parte sanitaria e si prosegue con i cambiamenti demografici, la denatalità e l’allungamento della vita, l’abbandono dei nostri anziani o addirittura averli selezionati come vittime sacrificali nel periodo del COVID quando mancavano macchine e medici, poi si continua con tutti i fenomeni che caratterizzano la nostra società e dove gli anziani sono sempre più spesso oggetto di violenze e vessazioni.


Ma nel libro vi sono anche tanti spunti e dati per permettere alla politica, se non di risolvere il problema, quantomeno di avviarne uno studio.

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Solo per citare alcune pagine: “su l’assegno pensionistico grava una tassazione come se fosse una loro busta paga durante attività. Va subito precisato che l’Italia fa registrare la più alta tassazione sulle pensioni: si passa dal nostro 20% al 19% della Spagna, 8,4 dell’Olanda,8,3 della Germania ed il 7,3 della Francia.” E prosegue “ in Germania non vengono tassati i redditi pensionistici inferiori a 16.500 €, in Austria inferiore a 15.000 in Italia 8000€.”


Per restare nel tema delle cose che la politica potrebbe migliorare un capitolo interessante e quello sulle spese sanitarie“ Le spese sanitarie beneficiano di un parziale rimborso attraverso lo strumento delle detrazioni per le spese Sanitarie.


Si tratta di uno strumento che attualmente raggiunge esclusivamente il 40% di coloro che si trovano a pagare le cure privatamente e che comunque assorbe dalla fiscalità generale quasi 3,5 miliardi miliardi di euro…” .

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Ma inoltre “e si stima che ci sia un gettito perso per l’erario per una cifra prevista fra 6 ed 8 miliardi di euro a causa di una scarsa efficacia anti- elusiva di detrazioni che in un settore come quello della sanità privata appare meritevole di attenzione. In quest’ottica una prima fonte di finanziamento del “reddito di salute” potrebbe proprio derivare da somme recuperate.


Insomma un libro pieno di dati, pieno di denunce e soprattutto pieno di propositi , suggerimenti, che la politica potrebbe facilmente fare propri per iniziare quei cambiamenti che porterebbero a un giusto e doveroso processo di aggiornamento della legislazione attuale ai mutamenti demografici e di aspettativa di vita che stanno caratterizzando questo secolo.


Speriamo che avvenga presto e di passare alla storia come attenti legislatori e non come complici del reato di Ageismo.
www.titanoeditori.com
205 pagine, 19€

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