di Manuela Ballo
Renga Nek – “Pazzo di te“
Almeno stasera siamo i primi, così esordiscono Renga e Nek ironicamente dopo esser arrivati ultimi nella serata delle cover. “L’amore è stupido, ma ti fa piangere, prima sorridere e poi ti vuole uccidere”. L’ennesima canzone d’amore con l’ennesimo arrangiamento. Nulla di nuovo in termini di contenuti. E’ anche vero che la canzone sanremese per eccellenza, solitamente, tratta temi amorosi. Nel farlo, tuttavia, dovrebbe esserci quel quid in più che qui non sto notando. Ho provato a non farmene una ragione perché Renga, lo ammetto, almeno il primo Renga era qualcosa di diverso. Mi piaceva anche. In coppia con Nek, lo ripeto, non funziona. D’altra parte, la classifica finora non li ha premiati. Gli avevo messo sei e lo confermo.
Voto 6
BigMama – “La rabbia non ti basta“
Una BigMama sul palco vestita in rosso: sarà la rabbia di cui parla nel suo testo ad averla ispirata anche nel look? Il testo non è male, lo ripeto. E’ impegnato e sofferto. Tuttavia non è la Bigmama di sempre, soprattutto nell’arrangiamento per me scontato e già sentito. In questo Sanremo non centra l’obiettivo. Anche il pubblico si è reso conto che BigMama non ha reso bene. Alla fine, dedica la canzone alle persone insicure incitandole a non mollare mai e a credere sempre nei loro sogni. Confermo il sei.
Voto 6
Gazzelle – “Tutto qui“
Si vede che Gazzelle è fuori luogo in questo palco. Non per la sua bravura, perché di esser bravo è bravo e anche molto seguito in certi ambienti. Lo è per il suo essere quasi timido, introverso, almeno da come si mostra e atteggia. Piace ai giovani ma agli stessi giovani non è piaciuto in questo formato, infatti non è stato premiato. Bell’esecuzione, bella voce e testo di una dolcezza estrema. Nota positiva? Oggi è sembrato un po’ più attivo su quel palco. Alla fine, dedica la canzone a Giovanna, una persona che le manca tanto. Lo riconfermo.
Voto 7 –
Dargen D’Amico – “Onda alta“
L’onda alta che pure ha un bel ritmo non colpisce nel segno, e D’argen D’Amico, molto apprezzato per le sue performance non riesce a convincere su questo palco. Ma probabilmente questa musica è destinata ad avere un maggiore successo nelle radio. La musica spinge. Forse anche un po’ troppo, lo ripeto. Per questo passo dal 7 al 6 e mezzo.
Voto 6 e mezzo.
Il Volo – “Capolavoro“
Una cosa è cantare la lirica, altra cosa misurarsi con il pop. Come ho già scritto il pezzo presentato dai tre non è un capolavoro e infatti, nonostante la loro gigantesca notorietà, non riescono a convincere il grande pubblico. Molto applauditi in sala, ma poco votati da casa. Virtuosismi canori ci sono, il tono operistico pure ma tuttavia non convincono. Aumento di mezzo punto portandoli a 5 e mezzo dopo averli sentiti cantare i Queen.
Voto 5 e mezzo
Loredana Berté – “Pazza“
Si presenta con degli occhiali da sole estrosi così come lo è lei. Lei è pazza non gioca a farlo, e vuole gridarlo ancora. Anche i giovani di generazioni diverse dalla sua hanno apprezzato questa verve inserendola tra i primi dieci nella classifica generale delle prime quattro serate.
Grida Loredana e canta con la sua solita grinta, quella che non l’ha mai abbandonata, a differenza della voce che, vista l’età, è normale che sia venuta un po’ a mancare. Nonostante tutto porta ancora una ventata di freschezza all’Ariston. Rimane un’anticonvenzionale per eccellenza. D’altronde lo è sempre stata e ne è sempre andata fiera.
Voto 7 e mezzo
Negramaro – Ricominciamo tutto
Sono arrivati diciannovesimi nella classifica delle prime quattro serate. Evidentemente non sono stati molto apprezzati. Ma i Negramaro sono i Negramaro e Sangiorgi, il frontman, è in grado di rendere al meglio ogni loro testo e ogni loro performance. “Ricominciamo tutto” è un testo amoroso, nulla di nuovo nei contenuti ma che in ogni caso contiene parole di grande dolcezza. Nonostante il voto fin qui ottenuto io insisto nel ritenere questo un bel brano e confermo l’alto voto dato.
Voto 8 e mezzo
Mahmood – “Tuta gold“
Un ottimo brano e lo dimostra la posizione ottenuta nella classifica delle prime quattro sere. Mahmood ha una grande capacità interpretativa e lo si è visto soprattutto ieri, quando ha magistralmente interpretato una canzone di Dalla insieme ai Tenores di Bitti. E’ un brano che per come è fatto andrà fortissimo in radio e sarà ballato anche durante l’estate, soprattutto in molti lidi e discoteche. Aumento il voto di mezzo punto portandolo a otto e mezzo.
Voto 8 e mezzo
Santi Francesi – l’amore in bocca
Vengono da Sanremo giovani ma hanno la stoffa di chi ha fatto già un bel po’ di gavetta e per essere nuovi in questo panorama sono stati mediamente apprezzati nella classifica dei primi giorni.
Bella la voce del cantante, molto lieve e chiara. Ieri ha regalato un momento di alta musica portando la magica Skin sul palco di Sanremo. Oggi, mantiene un suo stile.
Grande presenza scenica e grinta. Risultano particolari perché mixano vari generi e varie sonorità fra loro.
Voto 6 e mezzo.
Diodato – Ti muovi
Ha fatto rumore anche questa volta, il cantante pugliese, seppur non ha toccato le corde del pubblico come aveva fatto quando ha vinto il Festival.
La sua è una bella voce, anche se gli acuti nel testo risultano, a tratti, un po’ eccessivi. Parla di affetti persi per strada e di nuove possibilità raccontando una disperazione che però non trova riscontro nelle tonalità musicali. L’artista è capace di trasmettere attraverso la gestualità il senso del brano. Gli aumento di un punto il voto in precedenza dato.
Voto 7