Lo storico torinese Alessandro Barbero è intervenuto sui fatti di Pisa e di Firenze, dopo le tensioni tra le forze dell’ordine e gli studenti che manifestavano per la Palestina. Parlando dei regimi autoritari, lo storico ha detto: «Fanno fatica a far stare zitti quelli che protestano. Poi naturalmente ci sarebbe da aprire tutta la pagina di come anche le democrazie occidentali ogni tanto trovano qualcuno che protesti un po’ troppo e vogliono far star zitti chi protesta un po’ troppo, che si tratti di manganellare dei ragazzi in corteo o di mettere in galera Assange».
Secondo Barbero, che ha tenuto una lezione ai ragazzi in autogestione del liceo Alfieri di Torino, le proteste possono essere a volte più giustificate a volte meno, «ma in una società complessa come la nostra sarebbe triste il giorno in cui gli studenti non protestassero più contro quello che viene deciso sopra la loro testa». Per lo storico «è una costante della nostra epoca il fatto che nelle scuole esista qualcosa che si chiama movimento studentesco, con cui magari qualcuno è d’accordo e qualcuno no, che percepisce con fastidio le istituzioni che ci governano».
Durante la lezione in autogestione di Barbero, che è stata anche pubblicata sulla pagina Instagram del liceo, lo storico ha parlato delle guerre in Ucraina e a Gaza e ha risposto alle domande lette da uno studente. Al quesito se la storia sia effettivamente maestra di vita, Barbero ha affermato che «una società che non conosce la storia andrebbe avanti lo stesso, ma senza un grande strumento di comprensione del mondo».