Le pagelle: la Svizzera stravince all'Eurovision

Il voto delle giurie e quello da casa concordano nel giudicare Nemo come il migliore. D'altra parte questo giudizio è in sintonia con le pagelle che ho scritto durante la diretta . Pubblichiamo, in fondo, anche la tabella finale dei risultati

Le pagelle: la Svizzera stravince all'Eurovision
Nemo vincitore Eurovision 2024
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12 Maggio 2024 - 13.27 Culture


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di Manuela Ballo

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Il voto della giuria e il voto popolare hanno questa volta davvero fatto vincere il migliore o almeno quello che sul palco ha offerto la migliore esibizione. Già dal primo ascolto, stilando le pagelle, avevo premiato la Svizzera e in particolare l’ esibizione di Nemo con il brano “The Code”.
I risultati hanno poi in parte rispettato il voto da me dato in diretta, mentre in altri casi il risultato finale mi ha in parte smentita. Del tutto originale il buon piazzamento ottenuto dal cantante della Francia, Slimane, il quale si è esibito in un pezzo di stile classico, un po’ Aznavour un po’ Mahmood.

Comprensibile le buone posizioni ottenute da Ucraina e Israele, dove si è avvertito il peso delle polemiche che nei giorni scorsi erano circolate (su questo vi è un articolo a parte di Marialaura Baldino). Il buon risultato ottenuto dalla Croazia lo si deve in particolare al televoto e quindi al fatto che quella musica estremamente ritmata e giovanile è piaciuta ai votanti, presumibilmente quasi tutti giovani. Di seguito presento le pagelle da me espresse nel momento dell’esecuzione in diretta dei brani.

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Svezia – Marcus & Martinus – Unforgettable
Sono gemelli, le loro voci si uniscono in maniera impeccabile fondendosi e rendendosi indistinguibili. Ricordano come sonorità e timbro alcune delle canzoni di Bruno Mars. Ritmo incalzante, musica elettronica da discoteca. Bello e orecchiabile il ritornello.
Voto 6

Ucraina – Alyona Alyona & Jerry Heil – Teresa & Maria
L’abito da antica guerriera, lunghi capelli sciolti. È un’eroina e il suo canto ricorda una invocazione. Bella la scenografia che rende particolarmente spettacolare la loro esibizione. Inoltre , l ’alternanza tra il classico e il rap dona varietà al brano. Si avverte come l’Ucraina stia transitando in una fase molto delicata della loro storia con la guerra tremenda che sta vivendo. Da qui la loro invocazione.
Voto 6 e mezzo

Germania – Isaak – Always On The Run
Isaak ha una bella e profonda voce e una faccia simpatica. Subito il pezzo si fa incalzante anche se risulta molto statico. Lui nasce come artista di strada e la scenografia, molto semplice, forse ce lo ricorda.
Voto 6 +

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Lussemburgo – Tali – Fighter
Dal Lussemburgo arriva Tali. Il suo produttore è Dardust, ormai rinomatissimo anche perché è lo stesso di Angelina Mango. Si presenta sul palco con una sfilza di ballerini che rendono l’esibizione poco statica a dispetto della sonorità. Orecchiabile, ma nulla di eccezionale.
Voto 6

Israele – Eden Golan – Hurricane
Inizia la sua carriera in Russia e partecipa a “The Voice Kids” come specificano i sottotitoli. Nel suo pezzo ci parla di luce e speranza. E’ giovane, ma esperta. Inizio con voce flebile che riesce subito a commuovere. La sua è una bella presenza scenica. Molto azzeccata anche la coreografia e la scenografia semplici per un pezzo non gridato, ma bisbigliato. Il titolo della canzone è Hurricane e il pezzo effettivamente è un uragano di emozioni.
Voto 7 +

Lituania – Silvester Belt – Luktelk
Il brano del lituano Silvester Belt non è nulla di che. Certo può risultare ballabile, ma poco cantabile. La canzone parla dell’attesa della persona amata , infatti il titolo significa “Attesa”. Coreografia semplicissima e banale. Molto ritmato. Ad una sonorità moderna e accattivante corrisponde un ballo che richiama la tradizione del suo Paese.
Voto 5 e mezzo

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Spagna – Nebulossa – Zorra
Canzone dal testo femminista che insiste sul giudizio dato dalle persone ai nostri atteggiamenti. È un urlo di emancipazione e uguaglianza. La cantante è molto più anziana rispetto agli altri concorrenti, ma ha una voce acuta e che mira a farsi ascoltare. La performance è tuttavia priva di originalità. Il ritmo della canzone non prende e non induce al ballo. Il ritornello invece è molto orecchiabile. Poca cosa anche se il suo testo è significativo.
Voto 5 e mezzo

Estonia – 5miinust x Puuluup – (nendest) narkootikumidest ei tea me (küll) midagi
Partono subito con grande forza e una grinta eccezionale. Il pezzo è tuttavia un po’ confusionario. La traduzione del titolo è “We (really) don’t know anything about (these) drugs”, non sappiamo nulla di queste droghe. Si tratta infatti di un invito a non giudicare mai le apparenze, come specifica la didascalia in televisione. La performance è semplice. Carino è il particolare strumento portato da loro sul palco. Ballabile e orecchiabile.
Voto 6

Irlanda – Bambie Thug – Doomsday Blue
Pezzo che parte in maniera incalzante per poi placarsi. Ha, dunque, un ritmo cadenzato e altalenante. È vestita come se dovesse partecipare ad un Sabba notturno, tra streghe e diavoli. Molto bravi nella coreografia. Rendono bene sulla scena cercando di colpire con effetti speciali e con i loro costumi. Sonorità elettroniche sempre presenti.
Voto 6

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Lettonia – Dons – Hollow
Voce acuta , scenografia semplice. Sul palco solo lui e la sua voce. Il ritmo è lento e non prende l’ascoltatore. Nulla di che, poteva fare di più. Ma d’ altra parte non si può sempre pretendere l’eccellenza.
Banale.
Voto 5

Grecia – Marina Satti – Zari
Si ispira al modello di Tik-tok, con i cuoricini dei like che invadono lo schermo. L’inizio trasuda greco da tutti i pori anche se poi il ritornello si rifà a modelli internazionali. Difatti è ballabile e alterna sonorità alte e basse. Piacerà molto soprattutto ai giovani. Particolare negli effetti speciali perché è molto contemporanea sia nell’ uso dell’immagine stile social sia nell’uso del tridimensionale nella scenografia.
Voto 6 e mezzo

Regno Unito – Olly Alexander – Dizzy
Sono i tredicesimi cantanti in gara, fin da subito catturano la scena tramite gli effetti speciali. Ritmo molto pop. I ballerini cercano di dare il massimo ma non riescono a migliorare la performance canora dell’artista. Se fosse stata eseguita ai tempi di Rocky balboa avrebbero sbancato, nel loro abbigliamento d’ altra parte c’ è un diretto richiamo alla boxe e la musica si presta ad una dinamica ginnica.
Voto 5 e mezzo

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Norvegia – Gåte – Ulveham
Nordici che più nordici non si può, dall’ uso degli strumenti della loro tradizione folklorica al testo che evoca le fiabe dei fratelli Grimm. Nel ritornello risultano molto rock anche se nel loro pezzo c’è un grande miscuglio di generi. La sua voce è studiata, senza alcuna sbavatura. Il pezzo nonostante i loro tentativi non ha mai un’apertura coinvolgente.
Voto 5

Italia – Angelina Mango – La Noia
E’ la solita Angelina piena di grinta, la stessa che avevamo visto trionfare al festival di Sanremo. Dopo 60 anni, è la prima donna che porta in gara un pezzo vincitore di Sanremo. Canta della cumbia della noia, ma con lei non ci si annoia di sicuro, soprattutto grazie alla sua prestanza e alla presenza sul palco. Seduta su un trono ricoperto da rose e spine appare come un regina, la regina della cumbia. Ormai il suo pezzo è un vero e proprio tormentone, e lo sarà non solo per gli italiani.
Voto 7

Serbia – Teya Dora – Ramonda
Una sorta di nenia, dolce e flebile. Una scenografia ridotta all’osso che richiama la semplicità e dolcezza dell’apertura della sua canzone. Più ci si avvicina al ritornello più il pezzo si fa commovente e in grado di richiamare alla mente molte sensazioni. Risulta adatto all’ ascolto in solitudine non è molto adatto alla radiofonia né tantomeno alle discoteche. Pezzo malinconico e ben fatto oltre che ben interpretato.
Voto 7

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Finlandia – Windows95man – No Rules!
La musica richiama sonorità anni 90, così come il loro modo di presentarsi almeno nella capigliatura e nell’abbigliamento. La loro voglia di apparire trasgressivi a tutti i costi li fa essere estremamente riguardosi ai canoni imposti dalla televisione e dai media, cioè il conformismo dell’anticonformismo.
Voto 4 e mezzo

Portogallo – iolanda – Grito
L’attacco del brano è tradizionale e privo di fronzoli. Richiama la grande tradizione del fado. Poi avanzando diventa più ritmica e moderna legando tradizione e innovazione. Scenografia funzionale a far concentrare il pubblico esclusivamente sulla sua voce. Brano molto bello e intenso.
Voto 6

Armenia – Ladaniva – Jako
E’ proprio un brano che richiama la vera tradizione Armena, sia nella musica sia nel vestiario e negli strumenti usati. Grande grinta quella della cantante.La canzone è un invito a ballare indipendentemente da quello che la gente dice per questo potrebbero tranquillamente esibirsi sul palco della Taranta.
Voto 6

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Cipro – Silia Kapsis – Liar
Un po’ Shakira un po’ Britney Spears, si muove benissimo sul palco e la sua bellezza glielo permette. I ballerini appaiono come comparse rispetto alla sua preminenza. Avrà un grande successo e sarà ballata non solo nel suo Paese.
E’ giovane e anche se deve fare ancora tanta strada sembra già una veterana del palcoscenico.
Voto 6 e mezzo

Svizzera – Nemo – The Code
E’ una delle novità vere di questa edizione di Eurovision, sia per la qualità della voce che per la bellezza del pezzo. Richiami lirici e parole contemporanee come più contemporanee non possono essere, per come si muove e come canta e la scenografia e gli effetti non sono da meno. Bella voce, acutissima.
Voto 8 e mezzo

Slovenia – Raiven – Veronika
Portano una canzone nella loro lingua nazionale. Inizio lento e voce da fata, sonorità tradizionali e ritmo incalzante. Racconta-come spiegano i conduttori- la storia molto popolare in Slovenia di una donna, Veronika, falsamente accusata di stregoneria. Bella la performance e il modo che lei ha di interpretare questa canzone identificandosi forse con la protagonista della storia, soprattutto per le grida acute.
Voto 6

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Croazia – Baby Lasagna – Rim Tim Tagi Dim
I Rammstein però Croati. Voce dura e cruda. Ritmo elettronico spinto. Quasi Hard. Reinterpretazione ultramoderna di vestimenti e tradizioni popolari del suo Paese, anche in questo caso.
Voto 6

Georgia – Nutsa Buzaladze – Firefighter
Sembra uscita da una saga mitologica e anche la scenografia lo richiama. Lei ha una voce potente e fa degli assoli con degli acuti stupendi. Potrebbe avere successo anche al di fuori del suo Paese. Specie nell’ area mediterranea.
Voto 5 e mezzo

Francia – Slimane – Mon Amour
Canta di speranza e disperazione, una vera e propria lettera d’amore.
Inizio lento e con l’inimitabile pianoforte. Una canzone da lui molto sentita e lo si percepisce dal modo in cui la esegue, a terra , disperato. Non ha bisogno di nessun altro, sul palco porta solo la sua voce, bella e profonda, e la sua presenza. Sul finale il cantante esegue il brano sostanzialmente a cappella.
Voto 6 e mezzo

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Austria – Kaleen – We Will Rave
Futuristica nel vestiario, ma molto tradizionale. Una musica da discoteca anni 2000. Sia il ritmo che la scenografia vanno a richiamare infatti gli spazi tipici delle discoteche. Una canzone che sembra interminabile forse perché troppo ripetitiva e assordante. Molto confusa.
Voto 5

Foto tratta dalla Gazzetta dello Sport

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