Dopo la direzione di “Messa Arcaica” in Duomo, il pianista Antonio Ballista è in concerto alla Triennale

“Short Cuts” rientra nei programmi di Piano City. 50 autori per due ore di musica al pianoforte

Dopo la direzione di “Messa Arcaica” in Duomo, il pianista Antonio Ballista è in concerto alla Triennale
Ballista, foto di Giordano Casiraghi
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17 Maggio 2024 - 01.43


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di Giordano Casiraghi  

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Appena finito di dirigere la “Messa Arcaica” di Franco Battiato nel Duomo di Milano, Antonio Ballista è già proteso a pensare al prossimo appuntamento che lo vedrà in scena alla Triennale per un concerto della durata di due ore dove non dovrà dirigere l’orchestra come per la “Messa Arcaica” ma sarà da solo con il pianoforte, il suo strumento da sempre, da quando aveva intrapreso gli studi al Conservatorio.

Da allora tantissimi concerti in giro per il mondo, a fianco dei massimi autori di musica contemporanea come Jogn Cage, Karlheinz Stockhausen, Berio e tantissimi altri, tanta musica per il teatro, un ventennio come accompagnatore di Paolo Poli per esempio, ma soprattutto un sodalizio con Bruno Canino per un duo pianistico che giusto quest’anno festeggia i Settanta anni di attività.

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Ebbene, Antonio Ballista classe 1936 è anche uno studioso della vita a tutto campo e per la serie “Piano City”, che prevede oltre duecento concerti in ogni angolo della città, ha preparato un programma davvero singolare: suonare 50 composizioni di altrettanti autori percorrendo un ampio arco di tempo. Appuntamento da non perdere anche perchè a ingresso libero fino esaurimento posti. Domenica 19 maggio ore 17 alla Triennale l’artista presenterà “Short Cuts”, tutti brani corti di autori vari, da Bach a Puccini, ma anche Cage e Castaldi, di cui era amico. Come detto l’ascoltatore verrà rapito per almeno due ore, ma non avrà tempo di annoiarsi, perché Ballista introdurrà ogni brano con una frase di nove parole. Per esempio per “March” di Sergei Prokofiev: “Un mondo di fiaba colla regia di un mago”, mentre per “Endenklavier” di Berio: “Nel gran coda nero risuonano i campanacci delle mucche”, e ancora per Morton Feldman di “Intermission”: “La successione dei suoni deve essere scelta dall’esecutore”.

E così per 50 volte, tanti sono brani in programma dove emergono Chopin, Bizet, Grieg, Verdi, Schubert, Haydn, Wagner e via dicendo. La durata di ciascun brano prende solo pochi minuti, fino a pochi secondi, come succede con “Composition” di La Monte Young, dove una nota viene fatta risuonare: “Un solo accordo, da far risuonare fino all’estinzione”. Lo stesso Ballista spiega così questo singolare programma, nelle note presenti nel doppio cd pubblicato da Brillant Classic: “I brani non sono stati scelti per la brevità, ma per evidenziare come ogni autore, anche in poche battute, possa esprimere compiutamente la sua poetica. Una impressionante sintesi di mondi diversi e contemporaneamente una sfida per l’esecutore alla capacità del continuo traverstimento del suo animo. D’altra parte, proprio per la loro brevità, queste composizioni sono difficilmente collocabili nei programmi usuali: dunque, si presentano all’ascolto come un’autentica novità. E per orientarsi in questa frenetica parata, ho corredato ogni titolo con un’ardita sintesi di sole nove parole”. 

E questo è uno dei tantissimi concerti della rassegna annuale di “Piano City” arrivata alla sua 14a edizione con 270 concerti in oltre 150 luoghi, dal 17 al 19 maggio. Eventuali prenotazioni potranno essere effettuate sul sito ufficiale della manifestazione dove si possono scorrere i vari appuntamenti:  www.pianocitymilano.it. Dal 17 al 19 maggio Trenord offre l’opportunità di viaggiare con un biglietto giornaliero da qualsiasi stazione della Lombardia al costo di 13 euro, grazie alla formula “biglietto Piano City Milano 2024”. Gli hashtag ufficiali della quattordicesima edizione di Piano City Milano sono #pianomi2024 e #pianocitymilano.

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