Elisabetta Pozzi riceve il 66° 'Premio Simoni una vita per il teatro'

La premiazione il 4 luglio al Teatro romano di Verona

Elisabetta Pozzi riceve il 66° 'Premio Simoni una vita per il teatro'
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24 Giugno 2024 - 19.32 Culture


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“Nell’anno in cui si celebrano i cento anni dalla scomparsa di Eleonora Duse, la giuria decide di conferire il premio Renato Simoni una vita per il teatro a Elisabetta Pozzi, una grande attrice della nostra scena che ha saputo mantenere, nel tempo, con una grazia e una solarità tutte sue, una qualità sempre altissima di espressione e una totale adesione alla vita del personaggio che di volta in volta è stata chiamata a interpretare. Il suo repertorio non ha confini né di genere né di lingua: da Shakespeare a Pirandello, dalla tragedia greca alla drammaturgia contemporanea straniera e italiana, Elisabetta Pozzi ha scavato sempre tra le pieghe del testo, facendo risuonare, con la sua voce e la sua intelligenza scenica, non solo la sua parte, ma le trame sottili dell’intera partitura”.

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Con questa motivazione, la giuria presieduta dal Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, e composta dai critici di teatro Claudia Cannella, Roberto Canziani, Masolino D’Amico, Rodolfo Di Giammarco e Katia Ippaso ha conferito a Elisabetta Pozzi uno dei riconoscimenti più importanti del teatro italiano. La consegna del prestigioso premio avverrà prima dell’Amleto, in prima nazionale nell’ambito del Festival shakespeariano 2024.

La reazione dell’attrice, che oggi ha 69 anni, è stata di commozione e gratitudine: “Vivere in teatro e per il teatro per me è sempre stato necessario e vitale. Mi ha permesso di liberarmi del peso di me stessa e di sperimentare l’abbandono all’universo del mito, del sogno e della creazione”.

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La sua carriera, dopo lo studio presso la scuola del Teatro di Genova e gli inizi in piccoli ruoli, è iniziata col debutto come protagonista ne “Il fu Mattia Pascal” tratto da Pirandello, a fianco di Giorgio Albertazzi. È stata diretta dai più importanti registi europei, da Luca Ronconi a Peter Stein, e ha interpretato molti ruoli nel teatro classico e contemporaneo. Ha ricevuto quattro premi Ubu, due premi della critica e il Premio Eleonora Duse, oltre a un David di Donatello nel 1992 come miglior attrice non protagonista in “Maledetto il giorno che t’ho incontrato” di Carlo Verdone.

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