Il Museo del Cinema ospita la prima mostra italiana sulle serie tv

L’esposizione, unica nel suo genere, vuole offrire una riflessione sui mutamenti delle serie tv e sulle sue connessioni con il mondo del cinema.

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16 Ottobre 2024 - 19.46 Culture


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Al via da oggi presso il Museo nazionale del Cinema di Torino la mostra ‘Serialmania. Immaginari narrativi. Da Twin Peaks a Squid game’, dedicata per intero al mondo delle serie tv. Il progetto, unico nel panorama italiano, è curato da Luca Beatrice e Luigi Mascheron. L’esposizione, allestita presso il piano di accoglienza della Mole Antonelliana, ripercorre legami, affinità, connessioni e differenze tra il cinema e le serie tv a partire dagli anni ‘90 fino a oggi. Il tutto per sottolineare come tale mondo abbia affrontato profonde modificazioni nel corso dei decenni.

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Dodici i titoli che incrociano la linea cronologica con quelle delle tematiche affrontate: si tratta di I segreti di Twin Peaks, Friends, Breaking Bad, House of Cards, E.R. Medici in prima linea, I Simpson, Sex and the City, The Crown, Il Trono di Spade, Squid Game, Romanzo Criminale e Mare Fuori. Serie dalle profonde ripercussioni sociali che vanno ben al di là del mondo del cinema.

Molti i riferimenti più o meno velati al panorama artistico in senso lato: dalle fotografie della periferia americana di Gregory Crewdson, che sembrano addirittura citazioni a Twin Peaks, fino ai Car Poolers di Alejandro Cartagena, che ricordano marcatamente le disavventure di Breaking Bad.

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Non mancano inoltre le citazioni esplicite come in Squid Game, in cui registi e sceneggiatori hanno individuato in un’opera di Escher un motivo iconografico atto a rappresentare l’angoscia di un futuro distopico. ‘Questa mostra ben rappresenta gli obiettivi del Museo Nazionale del Cinema: mettere in luce tutte le declinazioni del cinema e ipotizzarne gli sviluppi futuri’ afferma Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. ‘Era tempo che il museo dedicasse una mostra alle serie Tv, entrate oramai prepotentemente in tutte le case. Luca Beatrice e Luigi Mascheroni, con la loro impronta curatoriale, hanno sapientemente mescolato linguaggi, arte visiva e contenuti, provando a raccontare l’immaginario creato dalle serie Tv e il nuovo modo di fruire della narrazione’, continua.

‘Con uno straordinario sforzo sul piano dell’innovazione, della qualità di scrittura e degli investimenti produttivi, le serie Tv hanno dimostrato come, al pari del cinema, la narrazione televisiva sia in grado di influenzare profondamente i costumi e i consumi culturali del pubblico – dichiarano Luca Beatrice e Luigi Mascheroni – le grandi serie non si limitano a raccontare storie, ma dettano mode, introducono nuovi modi di dire, impongono personaggi che restano nell’immaginario collettivo, ridefinendo e dando nuova vita ai generi cinematografici classici’.

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