I grandi azionisti sono in fuga da Deutsche Bank: una decina di hedge fund che lavorano con la banca tedesca hanno spostato ieri i loro asset presso altre banche e il titolo dell’istituto è crollato in borsa. A preoccupare gli investitori è il rischio tenuta della banca, dato che dovrà pagare una multa da 14 miliardi di dollari per lo scandalo dei mutui subprime. Il gruppo tedesco spera di raggiungere un accordo al più presto con gli Stati Uniti per chiudere con una transazione a valori molto più bassi, ma i mercati non hanno fiducia in questa operazione.
Tra i fondi che hanno spostato parte delle loro esposizioni in derivati figurano Millennium Partners, che gestisce 34 miliardi di dollari, Rokos capital Management (4 miliardi) e Capula Investment Management (14 miliardi). “I nostri clienti di trading sono tra i più sofisticati al mondo. Siamo fiduciosi che la grande maggioranza di loro abbiano una piena comprensione della nostra stabile posizione finanziaria, dell’attuale contesto macroeconomico, del contenzioso negli Stati Uniti e dei progressi che stiamo facendo con la nostra strategia” ha commentato Michael Golden, portavoce di Deutsche Bank.
Deutsche Bank tocca nuovi minimi storici e infrange la soglia psicologica dei 10 euro. Il titolo, sotto pressione a causa della fuga di alcuni hedge fund, ha perso fino all’8,98% a 9,898 euro alla Borsa di Francoforte. Da inizio anno le azioni hanno ceduto il 55% del loro valore.
E il crollo di Deutsche Bank trascina in negativo tutte le borse europee. Francoforte cede il 2,4%, Milano il 2,2%, Parigi il 2% e Londra l’1,4%. Crolla il comparto bancario con l’indice Dj Stoxx di settore che cede il 3,3% mentre Deutsche Bank (-8,4%) e Commerzbank (-6,8%) vengono sommerse dalle vendite. Male anche i bancari di Piazza Affari, con Intesa, Bper e il Banco Popolare che cedono il 4,1% mentre Unicredit, Unipol e Bpm sono ancora in asta di volatilità. Mps cede il 2,7%, dietro a Ubi (-3,7%) e Mediobanca (-3,3%).