“Dall’una di notte alle 8:30 circa, abbiamo ricevuto 300mila domande regolari. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell’Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri”.
E’ quanto afferma il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che aggiunge: “Non c’è fretta, le domande saranno valide per tutto il periodo di crisi, il governo sta varando i rifinanziamenti”.
Sito Inps in tilt per le domande relative al bonus da 600 euro. L’enorme mole di richieste per accedere alle indennità, infatti, ha generato quasi un ‘crash’ informatico: secondo quanto denunciato da più utenti, infatti, entrando con i propri dati nella pagina dedicata del sito per presentare la domanda di bonus, si viene rinviati a una pagina in cui figurano nominativi privati, insieme a una serie di informazioni strettamente personali di cui è in possesso l’Inps ponendo quindi evidenti problemi di tutela della privacy.
Sarebbero centinaia le schede di cittadini con dati sensibili che escono. Non solo: l’operazione a questo punto si blocca e la domanda di richiesta del bonus non riesce più a procedere. L’allarme sta circolando con un tam tam sui social, tra ironia e preoccupazione.
‘Quello che è successo è gravissimo e non deve succedere”, afferma il vicepresidente dell’Inps, Luisa Gnecchi, nel corso del videoforum del Sole 24 ore. Il disguido su sito dell’Istituto ”è durato 5 minuti” e comunque, assicura, ”sarà oggetto di verifica”.
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