In seguito all’epidemia di coronavirus, 16,4 milioni di italiani sono convinti che cambieranno in maniera permanente le proprie abitudini di acquisto. Il dato emerge da un rapporto realizzato dalla società di consulenza globale Alvarez & Marsal in collaborazione con Retail Economics, basato su un campione di 6mila consumatori appartenenti a sei paesi europei: Italia, Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna e Svizzera.
L’indagine conferma che dalla pandemia esce rafforzata la vendita online, che quest’anno aumenterà di 13,6 miliardi il suo giro d’affari in Europa. In Italia l’incremento sarà di 1,5 miliardi, in Gran Bretagna di 5 miliardi e in Francia di 3 miliardi.
Più di quattro consumatori su dieci in tutta Europa hanno indicato di aver acquistato online per la prima volta, a causa del Covid, qualcosa che in precedenza avevano comprato solo in negozio. Questa percentuale sale al 55% per i consumatori in Italia e Spagna, nazioni più colpite dall’emergenza sanitaria.
L’Italia, evidenzia il report, è uno dei Paesi in esame in cui la penetrazione dell’online presso i consumatori è più bassa: 6,3% nel 2019 che, complice il coronavirus, schizza per quest’anno a 8,3% con un previsionale per il 2021 del 9,5%.
Peggio di noi solo la Spagna che, stando ai dati a disposizione, passerà dal 5,3% del 2019 al 7,3% nel 2020 al 7,6% nel 2021. Altri numeri in Gran Bretagna, che quest’anno salirà al 24% (+4% rispetto al 2019). Al secondo posto, a distanza, la Germania, con un 13,9% per il 2020.
Argomenti: covid-19