Il pil della Ue va a picco: -9,3%. Tornerà a livelli pre Covid solo nel 2022

Il dipartimento europeo del Fondo stima una crescita del 5,7% nel 2021 dopo la forte contrazione di quest'anno. "Vitale il sostegno fiscale per i Paesi ad alto indebitamento"

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13 Luglio 2020 - 08.42


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“Ci aspettiamo che il Pil reale dell’Unione Europea si contragga del 9,3% nel 2020 per poi crescere del 5,7% nel 2021 e tornare al livello del 2019 solo nel 2022”. Lo afferma Poul Thomsen direttore del dipartimento europeo dell’Fmi sottolineando che “se si trova un trattamento o un vaccino efficace per il Covid-19, la ripresa potrebbe essere piu’ rapida, ma se ci dovessero essere nuove ondate di infezione sarebbe vero il contrario”

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“Più lunga è la crisi, maggiore sarà la necessità di mirare con attenzione al sostegno fiscale nei paesi ad alto indebitamento”. Lo afferma Poul Thomsen direttore del dipartimento europeo dell’Fmi.

Mesi dopo l’inizio della pandemia “il sostegno fiscale rimane vitale come all’inizio”, sottolinea ancora aggiungendo che “in questo contesto, le politiche – soprattutto quelle fiscali nazionali – devono iniziare ad essere ricalibrate per una crisi piu’ lunga” in quanto, con il persistere si questa situazione, “le risorse si ridurranno”.

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Ora è il momento, quindi, “di pensare al futuro e di rivalutare come utilizzare al meglio lo spazio fiscale limitato senza appesantire eccessivamente i futuri contribuenti”, conclude. 

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