Premesso che la storia è diversa e che, semmai, parte da quando Salvini era al governo con M5s come vice-premier e la Lega, appunto era in maggioranza.
Allora approvarono gli aumenti degli stipendi.
Ad ogni modo cavalcando ogni polemica ha detto Salvini: “Il presidente non paga la cassa integrazione ma si raddoppia lo stipendio” “Il presidente dell’Inps che da mesi non paga la cassa integrazione a milioni di lavoratori, si raddoppia lo stipendio. Una presa in giro per tutti gli imprenditori e per milioni di famiglie. Poi chieda scusa e si dimetta”.
Tanti possono chiedere le dimissioni di Tridico, Ma non Salvini, ma non il partito dei commercialisti sotto inchiesta e dei 49 milioni spariti. Non il partito che sta uscendo con le ossa rotte dalla farsesca storia dei camici prima venditi e poi donati dal cognato del presidente della regione Lombardia Fontana.
Non dal segretario di un partito che ha avuto decine e decine di militanti, dirigenti, consigliere e parlamentare inquisiti e, talora, condannati.
Salvini dovrebbe cominciare a dimettersi lui. Poi, con comodo, potrà chiederlo anche agli altri.
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