Il Tribunale di Firenze accoglie il ricorso della Fiom: revocata la lettera di licenziamenti della Gkn

Ribaltamento di fronte per i 422 dipendenti dell'azienda a Campi Bisenzio. Il sindacato: "Ora Draghi faccia la sua parte"

Protesta della Gkn
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20 Settembre 2021 - 12.13


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Il corteo rumorossimo andato in scena sabato ha forse smosso qualche coscienza? Di certo adesso la palla passa al governo.

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Il Tribunale di Firenze si è espresso a favore del ricorso presentato dalla Fiom-Cgil contro i licenziamenti della Gkn di Campi Bisenzio, revocando la lettera d’apertura della procedura di licenziamento collettivo. È quanto si apprende da fonti sindacali.

“Come segretario generale della Fiom Firenze e Prato, che ha fatto ricorso contro Gkn per atteggiamento antisindacale, gli avvocati mi hanno comunicato che abbiamo vinto il ricorso e l’azienda deve revocare i licenziamenti” annuncia su Facebook il segretario territoriale di Fiom-Cgil, Daniele Calosi. Il sindacato ha trascinato di fronte al giudice del lavoro l’azienda, accusandola di condotta antisindacale, a seguito della decisione repentina dello scorso luglio di chiudere lo stabilimento e di far partire la procedura per licenziare 422 dipendenti.

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Per il giudice del Tribunale del Lavoro di Firenze, Anita Maria Brigida Davia, l’azienda specializzata nella produzione di componentistica per il settore automotive, ”è configurabile un’evidente violazione dei diritti del sindacato, messo davanti al fatto compiuto e privato della facoltà di intervenire sull’iter di formazione della decisione” da parte dei vertici della multinazionale di lasciare a casa i dipendenti.

Per il giudice, nel comunicare i licenziamenti collettivo con una email, il 9 luglio scorso, la Gkn è venuta meno al “democratico e costruttivo confronto che dovrebbe caratterizzare le posizioni delle parti”.

“Abbiamo vinto insieme ai lavoratori perchè avevamo ragione, i licenziamenti alla GKN sono illegittimi” dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Daniele Calosi, segretario generale della Fiom-Cgil Firenze e Prato, sottolineando che è stata riconosciuta la violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori per comportamento anti-sindacale.
La Fiom chiede che “il Presidente del Consiglio e il Ministero dello Sviluppo Economico facciano la loro parte e intervengano in tema di delocalizzazioni e ad una soluzione che garantisca la ripresa produttiva e l’occupazione nello stabilimento per i lavoratori di Campi Bisenzio e di tutto l’indotto”.

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“Il ricorso – sottolineano – è stato uno degli strumenti che la Fiom ha utilizzato in questa vertenza insieme alla grande resistenza dei lavoratori e alla capacità di costruire intorno alla vertenza una rete di solidarietà, a partire dalla comunità fiorentina fino al resto del Paese, come dimostrato anche dall’imponente manifestazione di sabato scorso a Firenze”.

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