“Per le note vicende, quest’anno il turismo russo si è azzerato ed è mancato totalmente”. Lo ha detto all’Ansa, Roberto Necci, il del Presidente Centro Studi Federalberghi di Roma.
“Il mercato russo per la città di Roma e in generale per la regione Lazio si contraddistingueva ed era molto orientato al turismo luxury, con alta capacità di spesa e molto interessato, più che all’arte e alla storia, a tutto quello che è invece la `style of life´ italiana, quindi in particolar modo allo shopping. Erano dei turisti ambiti perché accanto alla sistemazione alberghiera affiancavano importante spesa che alimentava il commercio della città”, ha ribadito il presidente del del Centro studi.
“Va aggiunto che noi avevamo con caratteristiche analoghe, anche se di dimensioni minori, un turismo proveniente dall’Ucraina che aveva più o meno le stesse dinamiche di consumo. Questo turismo è purtroppo venuto meno ma questa perdita è parzialmente attenuata da una maggiore affluenza di quello europeo. Purtroppo anche parte parte del prossimo anno ci sarà difficolta di viaggio internazionale”