Destra dalla parte degli evasori fiscali, delle corporazioni e, ovviamente, di ogni forma di pagamento che possa essere tracciabile. Ma Giorgia Meloni e Matteo Salvini sono sempre stati dalla parte degli evasori, come le numerose richieste di condono dimostrano.
Il tetto al contante «è antistorico alzarlo. Siamo nella società digitale e dire che avere mazzette di soldi in tasca è utile è una bugia e una falsificazione. La destra ancora una volta strizza l’occhio al sommerso che è una piaga italiana, che lentamente stava rientrando in un percorso culturale che in Italia è difficilissimo», e fa «un regalo agli evasori, il Paese anziché andare avanti torna indietro. Io penso che loro abbiano parlato ad una fetta di elettorato che pensano di essere più vicino a loro. Così si esalta l’usura e in alcuni contesti anche il racket. Con questa misura fanno festa gli strozzini. Noi ci opporremo».
Cosi il senatore del Pd Francesco Boccia, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. «Quando passammo alla fatturazione elettronica la stessa destra organizzò i picchetti e fece le barricate. Ora nessuno vorrebbe più tornare indietro sulla fatturazione elettronica. E’ sbagliato dire che ci sono altri Paesi, in qualche Paese c’è il tetto di 10mila ma non c’è il nero che c’è da noi. Se l’Italia ogni tanto innova e anticipa gli altri non è male. Io penso che nel mondo ideale che abbiamo davanti sia naturale l’utilizzo marginale dei contanti. E’ inutile nascondere che utilizzando le carte, che non devono costare, è tutto tracciato e se è tutto tracciato significa che paghiamo tutti le tasse. La Meloni ha detto che il combinato disposto dell’aumento del contante e il forfettario a 100mila euro (la cosiddetta flat tax incrementale) significa sancire un principio, che si può guadagnare di più facendo lavorare meno persone. Questo modo di concepire il fisco è il modo della Lega, la Meloni non ha voluto smentirlo e il risultato è sotto gli occhi di tutti», aggiunge Boccia.