Tassi mutui: quale andamento negli ultimi anni? 

Il tasso d’interesse che viene applicato su un mutuo per la casa è un fattore di notevole importanza dal momento che gli interessi rappresentano la voce di costo più rilevante correlata a un mutuo

Tassi mutui: quale andamento negli ultimi anni? 
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4 Novembre 2024 - 10.29


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Il tasso d’interesse che viene applicato su un mutuo per la casa è un fattore di notevole importanza dal momento che gli interessi rappresentano la voce di costo più rilevante correlata a un mutuo: pur non essendo l’unica, è decisamente più alta rispetto alle altre. 

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In linea generale, quando i tassi di interesse dei mutui sono molto alti, l’accesso al credito diventa ovviamente più difficile poiché le rate possono risultare molto onerose. 

L’andamento dei tassi subisce continue variazioni, più o meno rilevanti, e sono molti i fattori d’influenza (ad esempio politiche di mercato o situazione geopolitica) per cui non è affatto semplice fare previsioni. 

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Può essere quindi piuttosto complicato capire se, nel medio-lungo termine, risulta più conveniente la richiesta di un mutuo a tasso fisso o quella di un mutuo a tasso variabile. 

Di seguito alcune indicazioni di carattere generale che possono aiutare a conoscere più da vicino la realtà dei mutui. 

Mutui casa: qual è stato l’andamento negli ultimi anni? 

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Se consideriamo il quinquennio 2020-2024, rileviamo che l’andamento dei tassi relativi ai mutui è stato caratterizzato da variazioni importanti. 

Nel 2020 i tassi erano piuttosto bassi e si registrò addirittura un ulteriore lieve calo nel 2021. Nel 2022, però, si è registrato un aumento significativo, esattamente come nel 2023, quando c’è stato un ulteriore rialzo. Infine, nel 2024 i tassi sono rimasti stabili fino a luglio  per poi subire un vistoso calo. Per tutto l’anno, comunque, i tassi dei mutui a tasso fisso sono sempre stati inferiori di quelli dei mutui a tasso variabile e, secondo gli analisti, non dovrebbero esserci, perlomeno nel breve periodo , inversioni di tendenza a tal riguardo. 

Dato che oggi i mutui a tasso fisso sono quelli più richiesti, vediamo brevemente come funzionano. 

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Come funziona un mutuo a tasso fisso?

Un mutuo a tasso fisso è un finanziamento a medio-lungo termine (di durata che può essere compresa tra i  5 e i 30 anni) caratterizzato dal fatto che il tasso di interesse indicato sul contratto non subirà mai variazioni a prescindere da quelle che saranno le fluttuazioni del mercato. In altri termini, sia che gli indici di riferimento salgano o scendano, il tasso resterà immutato. 

Nei mutui a tasso fisso, quindi, le rate del piano di ammortamento sono tutte a importo costante e,  con il trascorrere del tempo, aumenta la quota capitale e scende quella degli interessi. 

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Se si sceglie un mutuo a tasso fisso, fin dall’inizio si conoscerà con estrema esattezza l’importo totale degli interessi da pagare. Lo stesso non può dirsi nel caso di un mutuo a tasso variabile. 

I pro e i contro di un mutuo a tasso fisso 

Non è mai semplice la scelta fra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile perché nei finanziamenti a lungo termine, che possono avere una durata di decenni, è impossibile fare previsioni certe sui movimenti dei mercati. 

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Se si analizza l’andamento dell’anno 2024, i dati ufficiali mostrano che il mutuo a tasso fisso ha avuto un profilo di convenienza maggiore. Se questo sarà valido anche per il futuro, è impossibile dirlo.

Quello che si può dire è che il vantaggio di questa tipologia di finanziamento è che protegge il debitore da repentini rialzi dei tassi d’interesse sui mutui: se anche raddoppiassero, la rata del mutuo non ne risentirebbe. Lo svantaggio, d’altra parte, è che non si può beneficiare di eventuali ribassi, che non possono essere esclusi a priori. 

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