7000 Querce

L'artista tedesco Joseph Beuys propose alla fine degli anni '70 una iniziativa ecologista che stupisce ancora per originalità e impatto mediatico: 7000 Querce

7000 Querce
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Luigi Greco Modifica articolo

24 Maggio 2011 - 22.11


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di Luigi Greco

Mi è capitato di partecipare ad una performance per ricordare l’opera di Joseph Beuys. L’artista tedesco realizzò in Italia e specificatamente in Abruzzo negli ultimi 15 anni della sua vita la famosa operazione “Difesa della Natura”, svoltasi in più capitoli e propagandata in molti paesi nell’arco degli anni 1972-1985, con la diretta collaborazione di Buby Durini e di Lucrezia De Domizio Durini, a tutt’oggi instancabile portavoce del pensiero beuysiano nel mondo.

“Difesa della Natura” di Beuys non va letta solamente come operazione ecologica, ma anche e soprattutto come azione simbolica che vuole difendere l’uomo, la creatività, i valori umani. Temi attualissimi in tutto il pianeta Terra. L’azione “7000 querce” rappresenta l’abbraccio dell’uomo con la natura tramite l’arte.

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Come scrive Beuys:

“Io penso sia così, che il piantare queste querce non sia solamente un atto della necessità ecologica, cioè una relazione puramente materiale-ecologica, bensì tramite esso deve risultare un concetto di ecologia ampliato – e questo deve aumentare col passare degli anni, perché noi non vogliamo mai più porre fine all’ ‘azione piante’.

La piantagione di 7000 querce rappresenta solo un inizio simbolico (…). In un’azione come questa ci si riferisce alla trasformazione della vita di tutta la società e dell’intero spazio ecologico. (…) Ovunque sul globo terrestre, dove vi è terra si ha bisogno degli alberi, ma non solamente alberi, bensì particolarmente la forza e la forma di un’idea. In esso l’operazione di piantagione è solamente un provvedimento, anche se urgentemente necessario. L’intervento dell’arte è stato avviato sul sistema stesso. Perché la natura come l’organismo sociale della comunità umana grida unificata a tutti gli esseri viventi (…), chiede liberazione, liberazione tramite lo spirito umano: che egli inizi a creare nuove relazioni, con il suo pensare, che generi concetti vitali lì dove i concetti di morte hanno preso possesso diffondendosi su tutto, che traduca ciò che di ampliato ha compreso in azione, e questo tramite un’impresa dell’arte”.

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