Molti gioiscono per il sole e il caldo. Ma coltivatori e tutti coloro che hanno un giardino o un orto ogni giorno aspettano la pioggia che non sembra arrivare più in un 2017 che – al momento – è tra i più secchi degli ultimi anni.
Così il rischio incendi è elevato anche in Italia per effetto del caldo e della prolungata siccità con una primavera climatologica che è stata la seconda più calda dal 1800 ad oggi, con un’anomalia di +1,9 gradi e la terza più asciutta con un deficit di quasi il 50% dopo che anche l`inverno si era classificato al terzo posto tra i piu` asciutti con il 48% di precipitazioni in meno, con valori di temperatura superiori di 0,49 gradi alla media di riferimento, secondo il Cnr. È quanto afferma la Coldiretti che in riferimento al drammatico incendio divampato in Portogallo con decine di vittime ha divulgato un decalogo contro gli incendi estivi, In Italia infatti i primi mesi del 2017 – riferisce la Coldiretti – sono stati caratterizzati “da fenomeni diffusi”, “con un numero di richieste di concorso della flotta aereo antincendio di Stato in forte aumento in confronto agli anni precedenti, al punto da risultare la stagione invernale piu complicata dal 2004, dopo quella del 2012”, dice uno dei passaggi delle Raccomandazioni del capo del governo per l`avvio della Campagna di prevenzione della protezione civile il 15 giugno.
Caldo e siccità sono un mix esplosivo che – sottolinea la Coldiretti – si somma all`avanzata del bosco che senza alcun controllo si è impossessato dei terreni incolti e domina ormai con 12 miliardi di alberi più di 1/3 della superficie nazionale con una densità che li rende del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza.
Si moltiplicano negli ultimi giorni i provvedimenti restrittivi per l’accensione dei fuochi nelle Regioni, gli ultimi in Toscana e Liguria, e la Coldiretti ha elaborato un decalogo per combattere gli incendi. La prima regola per non causare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella – afferma la Coldiretti – di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde.
Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre – continua la Coldiretti – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia la Coldiretti – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che – conclude la Coldiretti – un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali
La siccità aumenta il rischio incendi: ecco come difendersi
Il numero di richieste di concorso della flotta aereo antincendio di Stato in forte aumento
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globalist Modifica articolo
18 Giugno 2017 - 08.52
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